22 Novembre 2024 05:19
Bilancio, approvato emendamento per rafforzare Uffici Pubblica Tutela delle aziende sanitarie
Emanuele Monti: “Più rappresentanza dei cittadini nei rapporti con il sistema sanitario”
Milano, 23 novembre – “Un intervento volto a migliorare i rapporti tra sistema di cure e cittadini, valorizzando un ufficio fatto da persone competenti
qualificate e non dipendenti del servizio sanitario con funzioni di tutela
e rappresentanza delle istanze sociali e civili per assicurare l’effettività dei diritti di informazione, riservatezza, rispetto della libertà e dignità personale degli utenti”.
Bilancio. Così Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone
in merito all’emendamento al progetto di legge collegato al bilancio che è stato approvato oggi in Commissione Sanità.
“Nel percorso di approvazione della Riforma sanitaria – spiega Emanuele Monti – abbiamo affrontato il delicato tema dell’assistenza dell’utente-paziente sotto il profilo amministrativo e giudiziario nei rapporti con il sistema sanitario lombardo.
Finalmente siamo giunti ad una conclusione e l’emendamento approvato oggi dà risorse, personale e indicazioni precise per il corretto funzionamento degli Uffici di Pubblica Tutela”.
Bilancio. “Ringraziamo il Presidente Emanuele Monti e tutta la Commissione – gli fa eco Luca Croci, responsabile degli UPT dell’ATS Insubria e Coordinatore degli UPT lombardi – per aver approvato questa modifica normativa.
Quanto fatto è importante per fare chiarezza da un punto di vista normativo ma è sicuramente quanto più prezioso per il cittadino”.
L’Ufficio Pubblica Tutela (UPT) è un ufficio autonomo e indipendente istituito da Regione Lombardia con DGR n. 10884 del 23 dicembre 2009. L’UPT nello specifico:
illustra al cittadino le possibilità di tutela giudiziaria e/o amministrativa offerta dalle leggi vigenti per il caso specifico, indicando anche i termini delle rispettive procedure;
verifica lo stato di implementazione, attuazione e diffusione delle informazioni relative ai servizi;
promuove l’intervento dei servizi di ATS nonché l’adozione di provvedimenti da parte di autorità competenti, qualora ne riceva gli estremi, anche su segnalazione del singolo cittadino.
L’emendamento approvato oggi prevede che la responsabilità dell’UPT sia affidata dal direttore generale, sentito il Collegio dei sindaci dell’ATS competente, a persona qualificata, non dipendente dal servizio sanitario e sulla base di apposito avviso pubblico.
A questa figura spetta lo stesso compenso del Presidente del nucleo di valutazione della stessa struttura sanitaria.
Con l’obiettivo di garantirgli l’adeguato svolgimento delle funzioni, il direttore generale gli assicura la messa a disposizione di mezzi e personale adeguato.
Inoltre, a livello regionale è definito il funzionamento del Coordinamento dei responsabili
a cui prendono parte da un mino di sette a un massimo di nove responsabili che a loro volta designano il proprio referente.