Brennero. La Corte di Giustizia europea ha respinto,  perché “inammissibile”, la messa in mora della Commissione europea verso l’autotrasporto

Do cosa si tratta?

Si tratta di un’azione  nei confronti dell’Austria in relazione alla regolazione dei flussi di traffico dei Tir in Tirolo lungo il corridoio del Brennero.

La causa è stata avanzata dagli autotrasporto italiani che avevano denunciato «un lassismo inaccettabile da parte delle istituzioni europee a danno del sistema italiano;

così facendo la Commissione europea colpisce la capacità dell’Italia di esportare le merci fuori dai propri confini».

“E’ una sentenza positiva”, dice Dario Balotta responsabile mobilità di Europa Verde

“perchè la regolazione dei flussi dei Tir ha come obiettivo la riduzione dell’inquinamento atmosferico sulle strade di un Paese membro della UE.

Tale obiettivo dovrebbe essere anche quello del Governo italiano che invece con il Ministro dei Trasporti sostiene gli autotrasportatori, visto che il corridoio corre sul medesimo arco alpino.

Anzi, in base al principio di reciprocità, tale corridoio “green” andrebbe esteso in territorio italiano almeno fino a Trento.

In una fase di emergenza climatica come l’attuale, Il diritto alla libera circolazione delle merci

a “prescindere“e la tutela delle imprese di autotrasporto deve venire dopo la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.  

La Corte di Giustizia Europea di cosa si occupa?

La Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) interpreta il diritto dell’UE per garantire che sia

applicato allo stesso modo in tutti gli Stati membri e dirime le controversie giuridiche tra governi nazionali e istituzioni dell’UE.

I compiti della Corte

la Corte di Giustizia

-controlla la legittimità degli atti delle istituzioni dell’Unione Europea

-assicura l’osservanza da parte degli Stati membri degli obblighi derivanti dai trattati

-interpreta il diritto dell’Unione su domanda dei giudici nazionali.

 

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