15 Novembre 2024 23:54
Durante la visita di una delegazione della società civile del Sahara marocchino a Berlino
Una delegazione della società civile delle province meridionali del Marocco ha denunciato le violazioni dei diritti umani nei confronti dei sequestrati nei campi di Tinduf, in Algeria. Lo ha fatto nell’ambito di una visita che si è svolta questa settimana a Berlino.
Si sono svolti incontri con funzionari del Bundestag di Berlino e conferenze organizzate a Berlino. La delegazione comprendeva, tra gli altri, il Presidente dell’associazione ASADEDH, Ramdan Masoud, in rappresentanza delle vittime della milizia del Polisario. Era presente anche Khira Khribich, che ha vissuto per vent’anni nei campi di Tinduf, Erano presenti anche testimoni delle diverse forme di tortura e delle loro conseguenze sulla vita delle vittime, e dei crimini contro le popolazioni sahrawi nei campi.
Ramdan Masoud ha anche parlato ai membri del parlamento di Berlino sulle sparizioni forzate e gli abusi perpetrati nei campi di Tinduf. Ha esposto i dettagli della denuncia contro i vertici del separatisti. Ha parlato dell’accoglienza illegale di Brahim Ghali in Spagna e la cospirazione per salvarlo dalla condanna.
Inoltre, altri membri della delegazione, vale a dire Limam Boussif, imprenditore e attore associativo, e Zineb Ramdan, giovane imprenditore di Laayoune, hanno concentrato i loro interventi sulle opportunità imprenditoriali accessibili ai giovani delle Province del sud. Hanno parlato a Berlino del potenziale della regione per gli investimenti sostenibili, la produzione di energia verde e il potenziale della pesca e dei porti.
E’ intervenuta a Berlino anche Shaibata Mrabih Rabou, presidente del Sahara Center for Studies and Research on Development and Human Rights. Lei ha sottolineato che l’Iniziativa di autonomia, descritta come seria e credibile in tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dal 2007, è stata sviluppata attraverso un processo consultivo. Processo che coinvolge tutti i segmenti delle popolazioni sahariane del Regno. Ha anche colto l’occasione per negare le accuse circa la rappresentatività a Tinduf del Polisario. Ha affermato che gli unici rappresentanti legittimi della popolazione del Sahara marocchino sono gli eletti locali della regione, di cui lui stesso fa parte.