Delibera a favore dei diritti. Foad Aodi(Amsi) ringrazia la Regione Lazio e l’Assessore D’Amato per l’importante delibera che sdogana il concetto del rispetto dei diritti e valorizza la professionalità più della natura del passaporto*

“Ringrazio la Regione Lazio , il Presidente Zingaretti e l’Assessore alla Sanità Alessio D’amato per questo passo in avanti e importante a favore del rispetto dei diritti e per la delibera regionale che sdogana un concetto di principio e il rispetto dell’artico 38 per l’impiego pubblico e considerare i medici stranieri tutti di seria A sia quando si parla di diritti che quando si parla di doveri.

Con la Regione Lazio abbiamo una storica collaborazione dal 2000 e sempre in modo costruttivo e per l’interesse di tutti.

Ci siamo confrontati con l’Assessore d’Amato con grande disponibilità e responsabilità per arrivare ad una delibera utile per tutti.

Spero adesso si arrivi ad un inserimento nella milleproroghe come abbiamo chiesto giorni fa e una legge nazionale.

Inoltre no ad interpretazioni individuali e guerre tra poveri e di continuare ad ostacolarci nella nostra attività a favore della sanità italiana.

Inoltre ringraziamo la Consigliera Regionale Marietta Tidei per il suo impegno dimostrato a favore dell’integrazione dei medici stranieri nella Regione Lazio e in Italia.”

Così Foad Aodi presidente dell’associazione medici di origine straniera in Italia(Amsi) e membro della Commissione Salute Globale Fnomceo e già 4 volte consigliere Omceo di Roma ,

Ecco la proposta Amsi da inserire nella milleproroghe e in un decreto di legge nazionale;

– di confermare l’applicazione da parte degli organi della pubblica amministrazione di quanto già disposto dall’art. 38 c. 3-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’art. 7 c. 1 l. b della legge 6 agosto, che prevede che possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale, anche i cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello stato di protezione sussidiaria;
– di incaricare, a seguito di quanto sopra, il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome a provvedere all’applicazione delle misure di potenziamento del S.S.N. conseguenti all’emergenza epidemiologica da Covid-19 previste dall’art. 13 c. 1, circa “l’esercizio temporaneo di qualifiche professionali sanitarie ai professionisti che intendono esercitare sul territorio nazionale una professione sanitaria conseguita all’estero”;
-di incaricare il Ministro della Salute di vigilare sull’applicazione da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e delle Province Autonome delle disposizioni legislative sopra riportate relativamente all’ammissione ai pubblici concorsi di medici e professionisti sanitari abilitati a esercitare in Italia, a prescindere dal possesso della cittadinanza italiana.

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