Disordini a Parigi

L’aeroporto di Parigi come per l’aeroporto di Nizza. Per grandezza, il secondo maggiore delle della Francia , conosce una perdita di viaggiatori un default di turismo senza precedenti.

Disordini a Parigi. Se a Nizza, da tempo le dichiarazioni ufficiali confermano il 70 % dei voli in meno, ma qualcuno sembrano riferire…molti di più,

A Parigi il crollo delle presenze è divenuto inarrestabile. Fallimenti dovunque. E Incendi dovunque. Non solo fra gente che non ha più di che da scaldarsi.

Difficoltosi gli interventi dei pompieri. Vere e proprie barricate umane o di automobili bloccano interi quartieri. Da tempo poi proprio i Pompieri si sono auto-sospesi sfidando reparti anti repressione.

E i gendarmi fanno quel che possono. Il clima è esasperato. Assomiglia a quello a cavallo fra gli anni ’70-’80.

La gente incolonnata e bloccata da questi disordini trova vigliacco che leader delle rivolta si scannino fra simili causando ritardi , bloccando viabilità ed invoca deportazioni dei facinorosi.

Perché questa gente che crede alle bufale di un fantomatico processo di Norimberga 2 non si costituisce come entità

separazionista a ex nodello Apartheid anziché continuare a infastidire la gente comune ?

Perché non si costituiscono una comunità Stato nello Stato come per gli Amish ? Negli scontri, si vedono poliziotti francesi che come quelli italiani non recano il numero di identificazione nell’elmetto.

Pesantemente offesi e provocati nelle loro dignità qualcuno talvolta reagisce. Il web è colmo di filmati che mostrano ciò che avviene nella capitale.

Scene di ordinaria guerriglia urbana sono ormai all’ordine del giorno. Il caos che ormai regna sovrano nella storica città.

Una città che appare blindata al tal punto che neppure durante l’occupazione tedesca, gli anziani se la ricordano così. I rivoltosi sono forti di passaparola .

Sembrano conoscere il movimento dei politici . Intentano tentati di blocchi verso le destinazioni che conducono agli aeroporti.

Per i no va x e gilet gialli, “ una comoda via di fuga utilizzabile dai membri del potere ”.

Il presidente Macron dispone di un imponente servizio di scorta. Inimmaginabile perfino dai tempi delle contestazioni a Chirac durante l’atomica.

Non è la prima volta che la guerriglia attacca i punti dove il governo trasmette le sue disposizioni. Forse in caso di emergenza il presidente Macron, può contare anche sui Legionari.

Sempre fedeli alla richiamo della patria in pericolo. Ma intanto Parigi brucia senza mai smentire e storiche velleità rivoluzionarie.

Fin da Vergingetorige Francesi diedero parecchio filo da torcere al processo di colonizzazione degli antichi Romani. Così la capitale, per l’ennesima volta in questi ultimi anni, essa è quasi ogni mese protagonista di vivace guerriglia civile urbana.

Recentemente, quando non riusciti a sfondare i controlli per andare a presidiare gli aeroporti, manifestanti accerchiati sono passati all’attacco di esercizi pubblici risparmiato solo quei pub, bistrò che recavano scritta

“APERTI COSTITUZIONALMENTE a TUTTI “. Sembra un clima di distruzione del 1938 pari a quello riconducibile alle ritorsioni contro l’assassinio di E. vom Rath.

Assassini, assassini gridano alcuni mostrando il manifesto del nobel Montagner

Franco Ettore Alessandro discendenza Malosso  Maltarello von Rosenfranz

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