Omicron ,Foad Aodi(Amsi);Urgono più controlli ai confini e non chiusure totali.

Amsi ,UMEM e UXU; la nuova variante certifica il fallimento della cooperazione internazionale per aiutare e fornire vaccini ai paesi poveri e africani.

“Stiamo assistendo agli sviluppi della nuova variante tramite confronti e dibattiti tra medici africani e esperti internazionali e sicuramento siamo davanti ad una variante da seguire e da mettere sotto monitoraggio per combatterla da subito.

La variante Sud africana Bis comprende 50 mutazioni di cui 32 sono nella proteina spike e mai successo in passato avere una variante con questo numero di mutazioni.

Il fatto di averne tante non significa un fatto negativo e pericoloso ma dipende da come sarà il coronavirus nuovo; più contagioso ? si trasmette di più ? una significativa fuga immunitaria ? Finora ,non ci sono prove di cambiamenti nella gravità dell’infezione.

Per questo consigliamo di attendere e studiare di più le caratteristiche della variante e i contagiati ,che ad ora sono pochi e di più giovani, senza allarmismo o chiusura totale nei confronti dei paesi africani.

Anzi i paesi africani e quelli in via di sviluppo vanno maggiormente sostenuti con più vaccini e sostegno economico e sanitario che ad oggi è venuto a mancare visto solo il 7% della popolazione africana è stata vaccinata.

Solo 5 paesi africani raggiungeranno il 40% di vaccinati entro il 2021,il Marocco registra più di 60% ,Tunisia 55% ,Libia 26% ,Sud Africa 24.

Sempre in Africa circa più del 80% dei contagiati asintomatici e lievi sintomi non vengono diagnosticati con tamponi per difficoltà organizzativi e la non disponibilità dei tamponi e strumenti diagnostici in quantità sufficiente.

Questo è il vero problema e tante volte abbiamo lanciato i nostri appelli per sostenere i servizi sanitari africani e paesi poveri compreso il programma Covax ma non siamo stati ascoltati.

Ogni paese ricco pensa solo ai suoi interessi e non sono servite per niente tutte le conferenze e promesse internazionale considerando che non si può combattere il coronavirus senza arrivare ad una immunità di gregge nel mondo e in tutti i paesi e non solo in quelli ricchi.
“Cosi dichiara il presidente dell’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e membro Commissione Salute Globale Fnomceo.

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