Giorgetti incontra Banga: sostegno a candidatura e progetti Banca Mondiale

Italia pronta a hub energetico green dall’Africa verso Europa

Bruxelles, 13 mar Il ministro Giancarlo Giorgetti ha incontrato oggi a Bruxelles Ajay Banga, al quale ha espresso il sostegno italiano per l’incarico alla presidenza della Banca Mondiale.

“L’Italia è pronta a supportare e condividere – ha detto Giorgetti nel corso del cordiale colloquio –

il piano di sviluppo specialmente per i paesi dell’Africa sul Mediterraneo”.

Giorgetti ha anche ricordato il ruolo importante di questi Paesi nella produzione di energie rinnovabili:

“Pensiamo a una sorta di piano Mattei, alla creazione di un hub energetico per energia verde verso l’Europa”

Temi strategici di alto valore ( mondiale) su cui Giorgetti, attento alle relazioni internazionali, sta lavorando sodo.

Cos’è  la La Banca Mondiale (BM)

BM è la principale organizzazione internazionale per il sostegno allo sviluppo e la riduzione della povertà. Istituita nel 1945, assieme al Fondo Monetario Internazionale

Ajaypal Singh Banga, il top manager indiano-statunitense nominato dal Presidente Usa Joe Biden come presidente della Banca Mondiale.

Il top manger è attualmente vicepresidente di General Atlantic e presidente di Exor, e non solo.

E’ pure Presidente esecutivo di Mastercard Inc e possiede circa 402.456 azioni di Mastercard Inc ( MA ) stock per un valore superiore a $ 139 milioni.

Un personaggio chiave per la Banca Mondiale con le Istituzioni collegate:

IBRD (International Bank for Reconstruction and Development) e IDA (International Development Association).

Il Gruppo Banca Mondiale include anche IFC (International Financial Coorporation), MIGA (Multilateral Investment Guarantee Agency) e ICSID (International Centre for Settlement of Investment Disputes).

Giorgetti si muove ad altissimo livello per avere i fondi del piano Mattei a favore dell’Africa

Piano Mattei. La presidente del Consiglio ha detto:

“L’Algeria è fondamentale per il Piano Mattei per l’Africa, che è un modello di cooperazione su base paritaria per trasformare le tante crisi anche in possibili occasioni. E’ quel che abbiamo fatto per l’ultimo periodo”.

Meloni pensa a un “modello di cooperazione non predatorio, in cui entrambi i partner devono poter crescere e migliorare”. Il piano prevede di arrivare entro due anni al totale sganciamento dal gas russo, Wallstreet Italia

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