28 Dicembre 2024 09:26
Israele partner importante sul fronte della tecnologia, della sicurezza e del tema piu’ importante del momento storico: l’energia
L’uscita su Twitter esterna l’entusiasmo e la determinazione del Ministro Giorgetti:
Giorgetti incontra Elharrar: “Con @StartUpNationHQ abbiamo scambiato idee ed esperienze perché il #Mise diventi davvero il reparto nascite delle nuove imprese.
Osmosi, sistema, conoscenza, intraprendenza e coraggio per creare un ambiente favorevole per le aziende” ministro Giorgetti a #TelAviv@ItalyinIsrael
Giorgetti incontra Elharrar, vantaggi e benefici:
Nel corso del colloquio è emersa la volontà di una collaborazione per lo sviluppo delle energie rinnovabili, della transizione verde per l’industria.
La ricerca sulla produzione e trasporto dell’idrogeno verde e può dare nuovo impulso a progetti infrastrutturali come il gasdotto Eastmed.
“Israele si conferma partner importante per diversificare approvvigionamento energetico anche tramite GNL. La crisi che stiamo vivendo non è solo economica”
GNL, cosa significa? Giorgetti all’opera per quale motivo?
Il GNL (Gas Naturale Liquefatto) è una miscela di idrocarburi costituita prevalentemente da metano (90-99%).
Da dove si ottiene?
Il gas naturale, estratto da giacimenti sotto la superficie terrestre, viene sottoposto a un processo di liquefazione a una temperatura di circa – 162 °C
La liquefazione consente la riduzione del volume del gas di circa 600 volte.
GNL prodotto ecologico
Il GNL genera emissioni di anidride carbonica inferiori rispetto alla maggior parte dei combustibili fossili, emissioni limitate di SO2 e livelli pressoché pari a zero di polveri sottili.
Il GNL non comporta nemmeno rischi di contaminazioni del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere (ha una densità inferiore rispetto all’acqua e quindi galleggia) e non produce rifiuti dannosi.
Perchè il viaggio di Giorgetti?
l’Unione europea riuscirà a resistere fino all’estate con le scorte di GNL che abbiamo, e nel frattempo serve diversificare le fonti di rifornimento.
I costi secondo Quale Energia
Senza le forniture russe di gas, l’Unione europea sarebbe obbligata a ridurre la domanda di almeno il 10-15%.
Se per riempire gli stoccaggi si dovesse ricorrere al Gnl, in sostituzione del gas russo via tubo, il costo sarebbe di circa 70 miliardi di euro, rispetto ai 12 miliardi di euro spesi negli anni passati – cinque volte tanto.
Gnl da Stati Uniti, Medio Oriente e nord Africa, Giorgetti col Governo alla ricerca delle altri fonti.
Bisogna andare pieno all’ipotesi dell’embargo del gas dalla Russia, visti i presupposti economico-politici sopra citati.
Per ora siamo dipendenti da Gazprom, multinazionale russa, controllata dal Governo della Federazione Russa.
Le alternative ci sono ma servono accordi, procedure, investimenti e cooperazione tra gli stati della UE.
Dalla fine del 2004 Gazprom è il solo fornitore di Bosnia ed Erzegovina, Estonia, Finlandia, Macedonia del Nord, Lettonia, Lituania, Moldavia e Slovacchia, oltre a fornire il 97% del gas della Bulgaria, 89% dell’Ungheria, l’86% della Polonia, quasi i tre quarti di quello della Repubblica Ceca, il 67% della Turchia, il 65% dell’Austria, circa il 40% della Romania, il 36% della Germania, il 27% dell’Italia e il 25% della Francia. L’Unione europea ottiene circa il 25% delle sue forniture di gas da questa compagnia (wikipedia)