13 Novembre 2024 00:36
Le posizioni dell’Arabia Saudita sono coerenti riguardo alla questione palestinese
Per l’Arabia Saudita, l’assassinio di Ismail Haniyeh, avvenuto il 31 luglio durante la sua visita a Teheran, è una palese violazione della sovranità, dell’integrità territoriale e della sicurezza nazionale della Repubblica islamica dell’Iran, del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, e costituisce anche una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale.
A dirlo è il vice ministro degli Esteri saudita, Walid Al-Khereiji, durante la riunione straordinaria del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica a Jeddah che si è conclusa in tarda notte.
Il viceministro degli Esteri saudita ha aggiunto, nel suo intervento alla riunione, che il governo del suo paese, sulla base delle sue ferme posizioni nei confronti della questione palestinese, condanna gli attacchi portati avanti dalle forze israeliane contro i civili.
Riad respinge anche qualsiasi attacco alla sovranità degli Stati o ingerenza negli affari interni di qualsiasi Stato, in conformità con le convenzioni internazionali e la Carta dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica.
Al-Khereiji ha espresso la profonda preoccupazione dell’Arabia Saudita per l’escalation delle violazioni da parte dell’esercito di occupazione israeliano, che ha provocato un gran numero di morti e feriti tra i civili nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, nonché la carenza di cibo, medicine e carburante.
Il Vice Ministro degli Esteri saudita ha rinnovato l’appello del suo Paese alla comunità internazionale affinché agisca in modo efficace per svolgere il proprio ruolo nel ritenere le forze israeliane pienamente responsabili di questi crimini.