Gli Stati Uniti vicini al default

La Francia clona il peggio degli ideali americani non possiamo non vedere

Non possiamo fare finta di non sapere che gli Stati Uniti sono soliti esportare le tendenze nel resto del mondo. Sfortunatamente siamo bravi come popoli privi di massa critica a cogliere gli ideali peggiori di quanto ci proviene da oltre Oceano, come la “teoria critica”,

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Critical_theory

una forma moderna di razzismo infarcito di ideologia comunista in cui si sottolinea che le leggi sono promulgate da bianchi razzisti.
L’Attuale Amministrazione Biden ritiene che ci sia bisogno di un erase generale della società americana, partendo dalla sua Costituzione, per ricostruire una società più inclusiva in modo che i colored, i sodomiti i pedofili possano avere giustizia.
Si entra in un contesto estremamente pericoloso, iniziato
con la riparazione tout court contro la schiavitù, di cui mi sono occupato in una precedente analisi.

“Biden pensa ad una riparazione tout court della schiavitù senza valutare i rischi”.

La Francia, nonostante il grido di allarme di intellettuali, sociologi e filosofi, ha permesso che questi ideali reazionari americani devastassero l’identità della civiltà francese.
Il governo francese profondamente colpevole, si attarda a prendere misure rigide contro la minaccia alla sopravvivenza della Nazione.
Mi è difficile capire come faccia a non capire che è a rischio l’unità della nazione e che si alimenta il secessionismo. In Francia il politicamente corretto sta lasciando campo libero agli islamici di sgozzare, bruciare luoghi di culto. È in atto un attacco al patrimonio intellettuale e culturale francese, scrittori e professori costretti a vivere sotto scorta o a lasciare l’insegnamento.
Quello a cui stiamo assistendo è frutto delle ideologie importate dal nuovo continente. Per fortuna, anche se con ritardo, lo ha compreso il presidente Emmanuel Macron.
Da quando il presidente Biden è alla Casa Bianca, gli intellettuali francesi hanno richiamato la politica a mantenere alta la guardia sul pericolo delle ideologie progressiste provenienti da oltre Oceano, in particolare quelle su razza, LGBT, postcolonialismo che vanno a minare la società francese.
In Francia illustri intellettuali, hanno dato vita ad un tink tank contro queste idee progressiste che, come una piovra stanno contaminando la società giovanile francese e l’annullando l’identità culturale.
Purtroppo c’è un gregge di giovani che considera queste teorie, strumenti per comprendere i punti ciechi intenzionali di una nazione sempre più diversificata e che indietreggia alla menzione della razza. Deve ancora fare i conti con il suo passato coloniale e le politiche identitarie, verso le razze minoritarie che sono parte integrante della società multietnica e multiculturale francese. Tra i giovani nelle università francesi il colpevole da eliminare è stato individuato, è un maschio di pelle bianca, lo stesso dei college americani. Per fortuna in Francia gli intellettuali sono critici verso le proteste giovanili, al contrario dei loro colleghi americani che guidano le proteste dei giovani.
Per fortuna il governo si sta ravvedendo dopo che in Francia migliaia di chiese sono state date alle fiamme o distrutte e gli intellettuali costretti a vivere in località segrete sotto protezione.
La Francia è in un momento storico complesso, soprattutto per una politica di chiusura ferma verso la religione e per una drammatica denatalità.
È il primo paese occidentale dove è in atto la sostituzione della popolazione, piano Kalergi.
Anche i francesi sono responsabili per il rifiuto di una crescita delle culle. I dati statistici non mentono, né i cambiamenti sociali, bisognerebbe essere disonesti per negarlo. Grandi cambiamenti arriveranno in Francia se qualcosa di grande non accadrà presto.
La Francia lentamente muore come nazione, anche se per mano sua, per non aver impedito alle ideologie nate nei campus americani di espandersi nella comunità giovanile francese.
Il popolo francese ha una storia imperiale che non vanta gli Stati Uniti, un grosso vantaggio per spazzare via l’influenza negativa americana.
Gli intellettuali francesi attraverso i tink tank, vogliono svelare il vero disegno promosso dai progressisti americani.
La storia insegna, nelle questioni importanti per l’identità nazionale, Francia e Germania sono sempre allineate.
In questo contesto, si inserisce la lotta per il controllo sul resto d’Europa. Non si può negare che la Francia miri ad estendere la sua influenza in Italia e ai paesi francofoni, altrettanto la Germania che sogna di allargare i sui confini all’ex impero tedesco.
Ovvio che la Russia non starà certo a guardare, non permetterà mai alla Germania di occupare l’Ucraina ex stato federato sovietico, anche a costo di un conflitto.
La Germania è il paese che influenzando le politiche di Bruxelles, determina il futuro dell’Europa e di conseguenza, di gran parte del mondo. La Francia con il quinto esercito più potente al mondo, e la seconda marina più forte del mondo, è un outsider concorrente della Germania che conviene più averlo alleato che nemico.
Prevedo che proseguendo gli attacchi all’identità francese, ci sia un risveglio del popolo che costringerà il governo a chiudere interi quartieri francesi abitati da migranti, ad arresti in massa e al ripristino della pena di morte, anche se dal 2007 è stata tolta dalla Costituzione, per impedire un eventuale reinserimento da parte dei neogollisti, nel codice penale.
Ci sono molte tendenze in atto e molte potrebbero accadere. Ci tengo a precisare che la Rivoluzione francese è sempre viva nel popolo francese, e questo il governo lo sa, per questo in tutti i modi ha cercato di sedare le proteste in Francia. Quello che è successo nella regione della Vandea potrebbe accadere di nuovo, ma questa volta non saranno solo cristiani religiosi, ma anche musulmani e migranti che per gli stessi impulsi nazionalistici potrebbero riproporre una carneficina.

Maurizio Compagnone
Analista

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