L’Europa ci vuole sudditi. La Commissione Europea ha appena pubblicato il Critical Raw Material Act

la proposta di regolamento che introduce il concetto di materie prime strategiche

E aggiorna l’elenco delle materie prime critiche, cioè quelle materie prime che vengono ritenute

indispensabili per la sostenibilità della nostra impresa, della nostra industria, a livello europeo.

Un documento che arriva tardi – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza

– un documento che certifica il fallimento delle politiche della Commissione europea, perché con “solo”

cinque anni di ritardo si accorgono che per fare la transizione ecologica servono materie prime che in Europa non ci sono

E che ci mettono in una condizione di sudditanza, di dipendenza, soprattutto nei confronti della Cina

 molto peggiore di quella che abbiamo avuto con la Russia per l’approvvigionamento del gas.

Come al solito l’Europa arriva in ritardo, ponendo degli obiettivi che saranno irrealizzabili

irraggiungibili e soprattutto senza tenere conto che per l’approvvigionamento di questi materiali bisognerà

aprire nuove miniere, altre attività estrattive, che, lo dico molto realisticamente, saranno tutto fuorché sostenibili.

Vero anche – prosegue Panza – che verranno realizzate dall’altra parte del mondo, come se l’ambiente degli altri non fosse il nostro

e il fattore imprescindibile fosse unicamente la sostenibilità dell’Europa, che peraltro allo stato attuale

incide solo per il 9% delle emissioni mondiali, per diventare ancora più sostenibile al prezzo della deindustrializzazione del nostro continente – conclude Panza.

Così in una nota l’Europarlamentare della Lega Alessandro Panza.

Quali sono questi materiali?

materiali per batterie come nichel, cobalto, litio e grafite saranno fondamentali per garantire rapide transizioni di energia e mobilità.

Nichel, dove si trova? Si trova in  Indonesia e Filippine.

Ci sono trattative di Tsingshan Group con alcune grandi fonderie di rame in Cina per utilizzare questi impianti per la lavorazione del nichel.

Tsingshan Holdings è una società privata cinese attiva nel settore dell’acciaio inossidabile e del nichel. Tsingshan Holdings è stata fondata nel 1988 da Xiang Guangda a Wenzhou.

In Europa è previsto il solo progetto Chvaletice nella Repubblica Ceca sviluppato dalla società Euro Manganese Inc.

Pechino vale, da sola, il 58 per cento della raffinazione mondiale di litio grezzo, il 35 per cento di quella di  nichel.

E inoltre il 65 per cento di quella di cobalto, il 71 per cento di quella di grafite e l’80 per cento dell’offerta di terre rare

Dove trovare i minerali?

“In Namibia e altri paesi africani con risorse di litio finora non sfruttate e altri “metalli di batteria”

tra cui cobalto, grafite e nichel, sono stati presi di mira da aziende occidentali e cinesi alla disperata ricerca di nuove fonti di approvvigionamento.”

La forte domanda fa crescere dubbi sull’acquisizione dei minerali preziosi

“La Commissione anticorruzione indipendente sta facendo chiarezza circa le accuse secondo cui i funzionari

del ministero delle Miniere e dell’Energia (MME) hanno impropriamente facilitato l’acquisizione da parte della azienda cinese dei diritti di esplorazione e esportazione del litio vicino a Omaruru”.

La transizione ecologica sarà determinata dallo sfruttamento e dominio sui metalli sopracitati, se non si troveranno altre soluzioni, alternative all’auto elettrica.

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