27 Dicembre 2024 00:10
L’uccisione di #Nahel in Francia ed il Corano bruciato in Svezia. La Comunità del mondo araba in Italia (Co-mai) condanna ed esprime preoccupazioni per gli episodi gravissimi.
Foad Aodi(Co-mai);Solidarietà ai familiari del ragazzo algerino #Nahel .No alla violenza durante le manifestazioni come ha chiesto anche la mamma di #Nahel .No alle provocazioni e offese all’Islam .#UnitiperilDialogo
Al termine della terza notte di scontri scoppiati dopo l’uccisione del 17enne Nahel a Nanterre da parte di un agente di polizia ,667 persone sono state tratte in arresto.
Lo ha riferito su Twitter il ministro degli Interni francese, Gerald Darmianin.
“La scorsa notte, la nostra polizia, i gendarmi e i vigili del fuoco hanno affrontato coraggiosamente episodi di rara violenza.
Rispettando le mie istruzioni, hanno effettuato 667 arresti”, ha scritto.
Nei disordini sono rimasti feriti 249 fra poliziotti e gendarmi, mentre sono stati migliaia gli incendi divampati nella sola città di Parigi e innumerevoli i casi di saccheggio e devastazioni in molte altre città francesi.
Emmanuel Macron lascia il Consiglio europeo per fare rientro a Parigi, dove presiederà una nuova riunione dell’unità di crisi interministeriale convocata dopo la terza notte di violenze in Francia
Violenza a seguito della morte del diciassettenne Nahel, ucciso a Nanterre da un poliziotto.
Il presidente è stato “pienamente informato degli eventi”, ha fatto sapere uno dei consiglieri di Macron a margine dei lavori del vertice UE. Lo stato d’emergenza non è più escluso L’opzione di instaurare lo stato d’emergenza in Francia per la rivolta delle banlieue non è più esclusa.
La Comunità del mondo araba in Italia (Co-mai) condanna per gli episodi gravissimi in Francia e in Svezia ,No alla violenza ,alle provocazioni ,Si al dialogo e al rispetto reciproco.
Esprime tanta preoccupazione per il clima che si sta creando negli ultimi anni nei confronti dei migranti ,rifugiati arabi e musulmani senza nessuna proposta concreta dal mondo politico in Europa.
E lo dimostra il vertice in questi giorni.
Facciamo il nostro appello a tutti i paesi europei davanti ad episodi gravissimi come questi di assumersi ognuno
la sua responsabilità di tutelare tutti:
senza distinzione promuovendo politiche a favore della solidarietà, la conoscenza ,il dialogo interculturale e il rispetto reciproco.
“Solidarietà ai familiari del ragazzo algerino #Nahel ucciso da un agente della polizia a #Nanterre. Chiediamo chiarezza e giustizia per #Nahel e chi sbaglia paga .No alla violenza durante le manifestazioni come ha chiesto anche la mamma di #Nahel.
Inoltre urge la tutela dei migranti in Francia e in Europa ,no ai pregiudizi e alla discriminazione cieca.
questi episodi gravissimi vanno contro ogni tentativo e sforzo collettivo per l’integrazione e il dialogo interculturale e interreligioso come ha chiesto l’Onu alla Francia di affrontare:
“seriamente i gravi problemi di razzismo e discriminazione sociale all’interno delle forze dell’ordine”.
Lo ha dichiarato Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, in una conferenza stampa a Ginevra, in merito alla morte dell’adolescente di Nanterre per mano della polizia.
Nahel M., 17 anni, studiava per conseguire il diploma da elettricista e nel frattempo lavorava come fattorino e giocava a rugby.
È stato ucciso martedì da un poliziotto che gli ha sparato al cuore da distanza ravvicinata.
Così dichiara il Presidente dell’Amsi (associazione medici di origine straniera in Italia(Amsi) e della comunità del mondo arabo in Italia(Co-mai)
Il Presidente della Co-mai Foad Aodi condanna l’episodio gravissimo accaduto in Svezia dove un ragazzo ha bruciato una copia del corano