3 Novembre 2024 09:34
Lo ha fatto il re Mohammed VI da Rabat
Il re del Marocco, Mohammed VI, ha lanciato oggi nel quartiere Yaâcoub El Mansour di Rabat, l’operazione nazionale “Ramadan 1445”. Avviata dalla Fondazione Mohammed V per la Solidarietà in occasione del mese sacro della Ramadan, ne beneficeranno un milione di famiglie, ovvero quasi 5 milioni di persone.
Molto significativa in questo mese benedetto, questa azione di generosità, divenuta una tradizione nel corso dei suoi 25 anni di esistenza, riflette la costante preoccupazione reale per le popolazioni in situazioni di vulnerabilità sociale e stabilisce i valori dell’umanità e della solidarietà, del mutuo aiuto. e condivisione, caratteristiche della società marocchina.
Mobilitando un budget di 347 milioni di dirham, l’operazione “Ramadan 1445”, che prevede la distribuzione di 34.550 tonnellate di prodotti alimentari (farina, latte, riso, olio, zucchero, concentrato di pomodoro, vermicelli, lenticchie e tè), mira a fornire aiuto e conforto alle categorie sociali più vulnerabili, in particolare alle vedove, agli anziani e alle persone con disabilità.
Per questa 25a edizione, 82.040 famiglie beneficiarie provengono dalle tre province di Al Haouz, Taroudant e Chichaoua, colpite dal terremoto dell’8 settembre 2023.
L’operazione “Ramadan” è infatti cresciuta di dimensioni negli ultimi anni, raggiungendo nel 2023 il livello di 1.000.000 di famiglie beneficiarie (473.900 nel 2017 e 600.000 nel 2020), stabilite in 83 province e prefetture del Regno e di cui il 74% vive in zone rurali le zone.
Questa operazione nazionale, organizzata con il sostegno finanziario del Ministero dell’Interno e del Ministero degli Habous e degli Affari islamici, è in linea con il programma umanitario guidato dalla Fondazione Mohammed V per la Solidarietà e mirato a fornire sostegno a coloro che ne hanno più bisogno , promuovendo al contempo la cultura della solidarietà.
Per il buon andamento di questa operazione sono mobilitate migliaia di persone, supportate da operatori sociali e volontari, presso i 1.304 punti di distribuzione allestiti su tutto il territorio nazionale. Garantiranno la consegna degli aiuti alimentari ai capifamiglia e ai rappresentanti delle famiglie beneficiarie.
L’attuazione di questa iniziativa è inoltre soggetta a controlli, in particolare a livello di due comitati, uno locale e l’altro provinciale, che monitorano sul territorio l’approvvigionamento dei Centri di Distribuzione, l’identificazione dei beneficiari e la distribuzione dei generi alimentari. L’identificazione dei beneficiari, infatti, è soggetta, come ogni anno, al lavoro sul campo svolto dagli enti locali, che consente di valutare le condizioni di vita di queste persone e la loro situazione attuale sulla base di criteri socio-economici.
I servizi sociali delle Forze Armate Reali, della Gendarmeria Reale, del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca Marittima, dello Sviluppo Rurale e dell’Acqua e delle Foreste, del Ministero dell’Istruzione Nazionale, della Scuola Materna e dello Sport, del Mutuo Soccorso nazionale, della Promozione Nazionale, dell’Ufficio Nazionale dell’Elettricità e Acqua Potabile, e anche le autorità locali danno il loro sostegno alla Fondazione Mohammed V per la Solidarietà per garantire il buon funzionamento di questa operazione di solidarietà.
Il Ministero della Salute e della Protezione Sociale e l’Ufficio Nazionale per la Sicurezza Alimentare (ONSSA) assicurano, da parte loro, il controllo di qualità dei prodotti alimentari distribuiti.
In questa occasione, il monarca ha consegnato, come gesto simbolico, cesti di generi alimentari a 10 capi o rappresentanti di famiglie beneficiarie dell’operazione “Ramadan 1445”, prima di posare per una foto ricordo con i volontari che partecipare a questa operazione di solidarietà.
L’operazione nazionale di sostegno alimentare, dal suo lancio nel 1998, ha mobilitato un budget complessivo di oltre 2 miliardi di dirham, con un numero di famiglie beneficiarie aumentato da 34.100 nel 1998 a un milione a partire dal 2023.
L’operazione “Ramadan 1445” si aggiunge così alle diverse azioni e iniziative umanitarie intraprese da Mohammed VI con l’obiettivo di promuovere la cultura della solidarietà e garantire uno sviluppo umano inclusivo e sostenibile.