Marocco

Un riconoscimento per l’impegno del Marocco a favore della cultura e della democratizzazione della conoscenza

Marocco: La scelta da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) di Rabat “Capitale Mondiale del Libro” per l’anno 2026 conferma l’impegno del Marocco nella promozione della cultura e nella democratizzazione della conoscenza, in conformità con le Alte Direttive del re Mohammed VI. E’ quanto si legge in una nota del ministero della Cultura del Marocco diffuso dall’agenzia di stampa marocchina “Map”.

“Città della Luce, Capitale marocchina della Cultura, Rabat aggiungerà al suo elenco di riconoscimenti globali e regionali il titolo di Capitale Mondiale del Libro”, spiega il Ministero della Cultura, della Gioventù e della Comunicazione in un comunicato stampa, sottolineando che questa designazione sarà un opportunità per promuovere la consapevolezza collettiva dell’importanza dei libri e della lettura.

Permetterà inoltre di rafforzare la sinergia tra le autorità pubbliche e le diverse componenti della società civile al fine di costruire una società di lettori, inclusiva ed equa, in particolare tra i giovani, continua la stessa fonte, aggiungendo che questa scelta strategica è “un’opportunità per presentare la ricchezza del nostro patrimonio culturale e per organizzare eventi innovativi che promuovano il dialogo interculturale attraverso il linguaggio universale dei libri”.

Per un anno, la letteratura marocchina sarà messa in risalto in tutte le sue forme: scrittura, laboratori, dibattiti, formazione, mostre. Per perpetuare la vocazione della città di Rabat come capitale del libro e della lettura, saranno realizzati nuovi progetti permanenti, in particolare attraverso la creazione di nuovi spazi creativi per perpetuare questa consacrazione.

Attraverso questo ricco e diversificato programma di attività, Rabat, capitale mondiale del libro, mirerà a consolidare il ruolo dei libri come pilastro delle industrie culturali e creative e a riconoscere la lettura come una delle chiavi del successo del Nuovo modello di sviluppo, evidenziando al contempo la diversità culturale del nostro Paese, conclude il comunicato.

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