Ndrangheta. Palamara, il suo arresto è di ieri, ma la notizia non è girata tanto, chissà come mai..

Stranamente,  era in contatto con un dipendente civile del Commissariato di Legnano…

Mario Palamara, latitante italiano  (53 anni) è stato arrestato nella località turistica di Fuengirola, nel sud della Spagna.

Ndrangheta. Gli investigatori lo cercavano per via della sua attività: carichi di cocaina dalla Colombia all’Italia.

Mario Palamara.

Era chiamato il “super-broker” per l’abilità criminale nel contrattare la droga coi colombiani.

Ndrangheta. La droga arrivava in Italia via mare, lo curavano dopo il sequestro di 800 kg, di droga a Livorno.

Ndrangheta, Mario Palamara arrestato in Spagna

Pesce, Bellocco, Molè, e soprattutto del clan Morabito, tanti erano i suoi contatti.

Ricordiamo che era ricercato, aveva una condanna a 14 anni sempre per la droga.

Ndrangheta. Stranamente era in contatto con  un dipendente civile del Commissariato di Legnano…

La procura di Firenze lo stava cercando per questo caso ma lo cercavano in tanti:

a Catanzaro per  l’inchiesta “Molo 13” su una linea di cocaina che ha attraversato i Paesi Bassi.

Era pure nella lista dei cento latitanti piu’ pericoloso, tanto per aggiungere una nota del peso dell’uomo.

Il procuratore distrettuale antimafia Luca Tescaroli:

“Radicato in Toscana e operativo presso il porto di Livorno”

Eppure era in giro, tranquillo in bicicletta in Andalusia (Spagna) come se nulla fosse, come un turista qualsiasi.

Altri dettagli da una  nota della procura distrettuale fiorentina, assieme allo  Scico della Guardia di Finanza:

era ritenuto uno dei latitanti più pericolosi ricercati d’Italia.

Palamara, noto ’Benito’, legato alle ‘ndrine Gallace, Mulè e Pesce- Bellocco.

All’operazione hanno partecipato le squadre mobili di Firenze e Livorno

I suoi documenti erano falsi, li avrebbe ottenuti tramite un dipendente civile del Commissariato di Legnano.

L’arresto p avvenuto  in esecuzione di 2 mandati di arresto Europeo conseguenti a due ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice delle indagini preliminari su richiesta della Dda di Firenze.

Altra ordinanza di custodia è stata emessa dalla Dda di Catanzaro per “importazione di ingenti quantità di cocaina”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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