Nestlé, una delle tante multinazionali  le loro dimensioni, 

in Umbria è fondamentale.

Presentazione del report: ‘Le imprese estere in Italia,  il ruolo nelle economie regionali

– La regione Umbria‘, redatto dall’Osservatorio Imprese Estere dell’Advisory Board Investitori Esteri (Abie) di Confindustria

E presentato questa mattina in un incontro presso lo stabilimento Nestlé Perugina a S. Sisto (PG).

 il presidente e amministratore delegato del Gruppo in Italia, Marco Travaglia:

“Le multinazionali in Umbria rappresentano un elemento importante per la crescita del Pil.

Il ruolo di Perugina è estremamente importante non solo per il gruppo Nestlé in Italia perché rappresenta l’hub internazionale del cioccolato per il nostro gruppo in Europa”.

La storia in breve.

Ricordiamo la sua nascita nel 1907, con la Società Perugina per la Fabbricazione dei Confetti.

I soci sono Francesco Buitoni (in posizione marginale nelle imprese industriali della famiglia)[3], Luisa Spagnoli e suo marito Annibale, Leone Ascoli e Francesco Andreani

Perugina è un marchio alimentare di proprietà del gruppo Nestlé. Nato nel 1907 a Perugia come laboratorio artigianale specializzato nella produzione di cioccolato.

la sua crescita internazionale

L’impresa divenne di rilievo nazionale e internazionale sotto la gestione della famiglia Buitoni, che sviluppò prodotti di grandissimo successo come, ad esempio, il noto Bacio e la caramella Rossana.

La fusione nel 1968 con l’omonima azienda di famiglia a formare il gruppo IBP-Industrie Buitoni Perugina, in crisi nel 1985  e la cessione al gruppo CIR di Carlo De Benedetti.

Nel 1988, la IGP fu ceduta alla multinazionale svizzera Nestlé che dal 2008 detiene solo il marchio Perugina.

Ci fu un periodo di crisi dal 2015 al 2018, e relativi esuberi del personale e la cessione di due marchi storici del gruppo: il ramo di pasticceria Le Ore Liete al gruppo tedesco e le caramelle Rossana alla Fida.

Nel 2019 Nestlé ha deciso di convertire lo stabilimento perugino nel suo hub europeo per la produzione del Kit Kat;

la multinazionale svizzera ha investito una cifra pari a un milione di euro per la nuova linea produttiva dedicata alla manifattura dello storico snack, e completando così il piano di investimenti da 60 milioni di euro (15 milioni dei quali spesi nell’ammodernamento degli impianti) programmato negli ultimi tre anni. Attualmente nell’impianto umbro sono occupati 613 dipendenti.[18]

 

 

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