24 Novembre 2024 03:34
Erano al confine con il Niger, messi in salvo dall’intelligence di Rabat
Sono stati liberati il 14 maggio due ciclisti marocchini rapiti più di un mese fa mentre si trovavano al confine tra Niger e Burkina Faso. Secondo quanto riferisce la stampa locale, la liberazione è avvenuta grazie all’intervento dell’intelligence di Rabat.
Si tratta di Abderrahmane Serhani e Driss Fatihi. Erano stati rapiti il 1° aprile 2023 al confine tra Niger e Burkina Faso. Non appena questo sequestro è stato confermato, i servizi di sicurezza marocchini si erano attivati per liberare le due vittime. Ciò avviene ora grazie alla cooperazione tra i servizi di sicurezza marocchini e le loro controparti nigerine.
Entrambi sono sani e salvi, secondo fonti bene informate. Sono attualmente sottoposti a visite mediche per accertare il loro stato di salute, prima del loro rimpatrio nel Regno, secondo le stesse fonti.
I servizi di sicurezza marocchini contribuiscono fortemente alla cooperazione in materia di sicurezza sud-sud in Africa. In particolare attraverso la formazione e la condivisione delle loro competenze. Godono inoltre di grande rispetto tra le loro controparti in tutto il continente.
Le autorità del Niger e le ONG temono una crisi umanitaria e un aumento della criminalità transfrontaliera nella città di Assamaka, cittadina nigerina al confine con l’Algeria.
Questo dopo l’espulsione di oltre 7.000 subsahariani espulsi dal territorio algerino negli ultimi quattro mesi.
Il ministro dell’Interno del Niger, Hamadou Amadou Souley, si è recato questa settimana nel villaggio di confine, situato nella regione di Agadez. Per informarsi sulla situazione umanitaria nell’area dopo l’espulsione di oltre 7.000 emigrati subsahariani da parte dell’esercito algerino, negli ultimi quattro mesi.