Operazione “Platinum DIA”, arresto di 33 persone tra Italia, Germania, Spagna e Romania

 Una famiglia di San Luca (RC), dedito, in maniera stabile, al narcotraffico internazionale con base operativa in Piemonte tirava le fila del gruppo criminale.

Il sodalizio, dedito alla importazione e commercializzazione di numerose autovetture provenienti dall’estero, in prevalenza dalla Germania, in evasione totale o parziale delle imposte attraverso espedienti fiscali e impiego di falsa documentazione e prestanome.

Ciò consentiva al gruppo criminale – capeggiato dal titolare di un noto autosalone di Volvera, già tratto in arresto per reati in materia di stupefacenti – di vendere ad ignari acquirenti, attirati dal prezzo estremamente concorrenziale, anche autovetture di prestigio.

L’immatricolazione in Italia era curata da due donne, la titolare e la dipendente di un’agenzia di pratiche auto, le quali fornivano all’associazione il loro stabile contributo nel trasmettere alla Motorizzazione Civile la documentazione commerciale.

I documenti contraffatti, inducevano in errore i pubblici ufficiali che ritenevano non essere dovuto alcun versamento IVA.

Colpiti dallo stesso provvedimento cautelare anche il titolare di un’auto rivendita e noleggio in Calabria e a Milano, nonché il responsabile del ritiro delle autovetture in Germania.

Per fatti analoghi, il 20 ottobre 2021, in Italia e Germania, la Procura Europea, sede di Monaco di Baviera *, aveva delegato l’esecuzione di 14 misure cautelari legate sempre all’ipotesi di “frode IVA transfrontaliera”, gestita da un gruppo criminale organizzato.

Calabresi, residenti in Alta Baviera, arrestati.

Tra gli arrestati figurano anche ulteriori due soggetti, le cui condotte criminose convergono con le evidenze investigative del procedimento torinese, entrambi di origini calabresi, residenti in Alta Baviera.

In relazione all’ingiusto danno cagionato all’Erario, a carico degli indagati, il G.I.P. del Tribunale di Torino ha altresì disposto il sequestro di circa mezzo milione di Euro, pari all’imposta evasa per la ricostruita importazione di circa 35 autovetture.

La Procura europea (EPPO) è un organismo indipendente dell’Unione europea incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE, quali:

  • frodi
  • corruzione
  • riciclaggio
  • frodi IVA transfrontaliere

L’EPPO è diventata operativa il 1° giugno 2021.

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