Romania, la Procura Antimafia di Bologna indaga e trova ramificazioni della Ndrangheta in Romania

Romania. Indagini transfrontaliere da parte delle autorità italiane, rumene, bulgare e svizzere per accertare e reperire informazioni utili alla Procura bolognese.

La Procura Antimafia di Bologna ha stabilito che Alberto Danele Pizzichemi, 52 anni, è strettamente legato alla ‘Ndrangheta , fonte OCCRP (Organized Crime and corruption reporting project)).

La scoperta degli inquirenti:

Scoperte due centrali elettriche in Romania del valore di due milioni di euro (2,1 milioni di dollari), bonifici bancari svizzeri, immobili di lusso in Bulgaria

Ma anche investimenti per un valore 15 milioni di euro (15,72 milioni di dollari) in titoli statunitensi trasferiti tra società estere.

I numeri da capogiro, Il fatturato di tali attività criminose è ingente: di 60 miliardi di dollari all’anno

Soldi provenienti principalmente dalle loro attività criminali come frode, estorsioni, corruzione ad alto livello e traffico di droga, esseri umani e armi.

Chi è l’uomo al centro dell’indagine? Pizzichemi

Pizzichemi condannato nel 2020 per “aver agito come intermediario della ‘Ndrangheta per investire i propri beni illeciti in attività redditizie, soprattutto all’estero”, secondo Eurojust .

Il profilo di Pizzichemi:

Alberto Pizzichemi, di 48 anni, di Melito Porto Salvo, sembra  operasse nella “zona grigia” di contiguità con le cosche Iamonte e Piromalli. (ANSA).

A Pizzichemi furono sequestrati dieci tra appartamenti e terreni a Reggio Calabria e Bologna, una rivendita di tabacchi all’interno di un centro commerciale del capoluogo emiliano e disponibilità finanziarie.

La sua occupazione ufficiale è l’autotrasporto, ma le indagini hanno portato riscontri sulle dichiarazioni di alcuni collaborazioni di giustizia.

L’imprenditore, seppure incensurato perché assolto definitivamente dall’accusa di associazione mafiosa.

E stato ritenuto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale come inserito “in quella zona d’ombra” contigua alle organizzazioni criminali”.

La Corte di Appello (10 agosto 2018) infatti, ha messo in luce che:

 Pizzichemi sarebbe “un faccendiere che vive ai margini di quella che può essere considerata una zona grigia, fatta di connivenze e collusioni tra mafia, imprenditoria e poteri pubblici”.

Fondamentale la collaborazione degli svizzeri:“ Le banche svizzere sono fondamentali per la ‘ndrangheta”, ha dichiarato un PM Antimafia calabrese.

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