15 Novembre 2024 00:35
Tre articoli co-firmati da Fadwa Islah e Rym Bousmid parlano del volto nascosto del gruppo armato
Una serie di tre articoli sul Sahara è prodotta dal quotidiano panafricano “Jeune Afrique”, intitolata “il volto nascosto del Fronte Polisario”. Nella serie, i giornalisti presentano, in esclusiva, le testimonianze dell’ex ministro ed ex ambasciatore della pseudo “SADR”, Hadj Ahmed Barikallah, che descrive il funzionamento interno del Fronte Polisario.
In questo contesto, ha precisato che il potere politico è in mano a un ristrettissimo gruppo che regna incontrastato e decide tutto. Nonostante le donazioni in denaro e attrezzature, le condizioni di vita nel campi del Sahara dove la maggior parte dei suoi compatrioti vive non sono mai veramente migliorati, con il passare dei decenni.
Inoltre, Islah e Bousmid hanno disegnato il ritratto di Barikallah. Viene descritto come “convinto nazionalista saharawi trasformato in oppositore”. Quest’ultimo, attualmente residente in Spagna e che guarda con uno sguardo disilluso i sui suoi ex compagni. Lui è a capo del Sahrawi Movement for Peace (MSP) che ha fondato nel 2020. Ora chiede un dialogo costruttivo con il Marocco. Il Movimento ha come scopo di trovare una soluzione giusta e credibile per la contesa del Sahara. Prende in considerazione la proposta di autonomia nel quadro dell’unità del Marocco.
La proposta prevede l’autonomia delle regioni nel sud nell’ambito del Regno del Marocco ed ha ottenuto il riconoscimento di molti paesi africani, arabi ed europei. Sono decine infatti i paesi di diversi continenti, tra cui gli Stati Uniti, che hanno aperto dei consolati all’interno delle città del Sahara marocchino. Altri paesi invece come la Spagna hanno deciso di recente di sostenere questo piano.
Infine, gli autori hanno citato le considerazioni di Barikallah. Quest’ultimo ha dichiarato che “la popolazione Saharawi è presa in ostaggio e vive nella miseria”, e che poiché “la vittoria militare è impossibile, è tempo di esplorare nuovi modi”.