Caduta di Assad: Chi Guida il Futuro della Siria?

La Caduta di Assad: Terroristi o Ribelli? Chi Guida il Futuro della Siria e Perché l’Occidente Deve Guardarsi allo Specchio

La rapida caduta del regime di Assad apre scenari complessi: espansione israeliana, influenze statunitensi e la legittimazione di un gruppo terrorista con legami storici ad al-Qaeda. Una Siria frammentata rischia di diventare il terreno di scontro di interessi globali.

“La caduta del regime di Assad rivela un intricato intreccio di interessi geopolitici ed economici. HTS, gruppo con radici in al-Qaeda, guida l’avanzata. Chi trae vantaggio dalla situazione? E quale ruolo giocano USA, Russia, Turchia e Israele?”


Una rapida caduta con molte domande aperte

L’8 dicembre 2024, il regime di Bashar al-Assad si è sgretolato. HTS (Hayat Tahrir al-Sham), gruppo armato con un passato che lo lega ad al-Qaeda, ha preso il controllo della capitale Damasco dopo un’avanzata fulminea. Ma il racconto occidentale, che dipinge HTS come un gruppo ribelle, ignora la realtà più scomoda: HTS è stato riconosciuto dagli stessi Stati Uniti come parte della rete siriana di al-Qaeda.

La U.S. Embassy in Syria, in una dichiarazione del 2017, descriveva HTS come un “gruppo terroristico” e il suo leader, Abu Mohammed al-Jawlani, è tuttora ricercato con una taglia di 10 milioni di dollari.
La U.S. Embassy in Syria, in una dichiarazione del 2017, descriveva HTS come un “gruppo terroristico” e il suo leader, Abu Mohammed al-Jawlani, è tuttora ricercato con una taglia di 10 milioni di dollari.

La U.S. Embassy in Syria, in una dichiarazione del 2017, descriveva HTS come un “gruppo terroristico” e il suo leader, Abu Mohammed al-Jawlani, è tuttora ricercato con una taglia di 10 milioni di dollari. Come può, allora, un gruppo con questa storia essere ora considerato un partner legittimo per il futuro della Siria?


Chi beneficia dalla caduta di Assad?

Israele: Nuove opportunità per l’espansione?

Con il crollo del regime siriano, le forze governative si sono ritirate dalla regione di Quneitra, vicino alle Alture del Golan, una zona annessa illegalmente da Israele e di vitale importanza strategica.

  • Espansione israeliana: Israele potrebbe sfruttare il caos per consolidare il controllo sulle Alture del Golan e, potenzialmente, avanzare ulteriormente nella Siria meridionale.
  • Indebolimento degli avversari: La caduta di Assad rappresenta un colpo significativo per l’Iran e Hezbollah, principali nemici di Israele nella regione.

USA: Una nuova influenza nella regione?

Gli Stati Uniti, pur non avendo rivendicato un ruolo diretto nell’offensiva di HTS, hanno molto da guadagnare dalla caduta di Assad:

  • Riduzione dell’influenza russa: La perdita di Damasco mina gravemente la posizione geopolitica di Mosca, già indebolita dal conflitto in Ucraina.
  • Pressione sull’Iran: La destabilizzazione siriana colpisce l’Iran, privandolo di un alleato strategico e riducendo la sua capacità di supportare Hezbollah in Libano.
  • Nuove leve diplomatiche: Gli Stati Uniti potrebbero sfruttare il controllo di HTS per negoziare accordi vantaggiosi nella regione.

La Turchia: Opportunità o rischio?

La Turchia ha sostenuto attivamente alcune delle fazioni ribelli che hanno collaborato con HTS. Ankara potrebbe utilizzare questa vittoria per:

  • Espandere la propria influenza: Rafforzare la sua posizione nel nord della Siria, consolidando le aree sotto il controllo delle sue fazioni alleate.
  • Gestire i rifugiati: La fine del regime potrebbe ridurre il flusso di profughi verso la Turchia, ma il rischio di una nuova guerra civile potrebbe riaccendere il problema.

Le grandi sconfitte: Russia e Iran

Russia:

  • Perdita delle basi: Tartus e Lattakia, chiavi per l’accesso russo al Mediterraneo, sono ora a rischio.
  • Credibilità geopolitica: La caduta di Assad mette in discussione la capacità della Russia di proteggere i propri alleati in Medio Oriente.

Iran:

  • Corridoio strategico interrotto: La caduta di Assad interrompe il flusso di armi e rifornimenti tra Iran e Hezbollah.
  • Colpo alla leadership regionale: Teheran potrebbe perdere influenza nei negoziati futuri, indebolendo la sua posizione contro USA e Israele.

Gli interessi geoeconomici e geopolitici dietro la caduta

  • Energia e risorse: La Siria possiede riserve petrolifere strategiche, ora in gran parte controllate da HTS e gruppi alleati.
  • Geopolitica del caos: Una Siria frammentata favorisce le potenze che possono influenzare le diverse fazioni, mantenendo una leva strategica sul futuro del Medio Oriente.
  • Equilibri regionali: Il vuoto di potere creato dalla caduta di Assad offre opportunità per riposizionamenti strategici di attori globali e regionali.

La narrativa occidentale: Un errore pericoloso?

Il regime di Bashar al-Assad è collassato. HTS (Hayat Tahrir al-Sham) e alleati hanno preso Damasco dopo un’avanzata lampo. Assad è fuggito, mentre il primo ministro promette collaborazione con i ribelli.Dipendere HTS come “ribelli” è una semplificazione pericolosa. Questo gruppo, con radici profonde in al-Qaeda, rappresenta una minaccia non solo per la stabilità regionale ma anche per la sicurezza internazionale. La legittimazione di HTS come forza politica rischia di creare un precedente pericoloso, dove gruppi estremisti possono mascherarsi da alleati strategici per il cambiamento.


Conclusione:

La caduta di Assad non è solo la fine di un regime, ma l’inizio di un nuovo capitolo di incertezze per la Siria e il Medio Oriente. Mentre alcuni attori, come Israele e Stati Uniti, potrebbero trarre vantaggi strategici immediati, il rischio di un conflitto prolungato e frammentato rimane alto. La Siria, una volta il cuore pulsante del Medio Oriente, rischia di diventare un mosaico di interessi in competizione, con un futuro sempre più oscuro.


Fonti:

 

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