Stati Uniti d'Europa. Ungheria condannata

Stati Uniti d’Europa. Ungheria condannata dalla Corte di giustizia europea sull’indipendenza dei giudici

Roma, 26.11.2021. E’ comodo avere magistrati al proprio servizio, pronti ad emettere sentenze contro chi dissente e a favore del potere costituito, ma questo non è possibile in uno stato democratico: la magistratura deve essere autonoma dal potere legislativo (parlamento) ed esecutivo (governo). Non devono pensarla così la Polonia e l’Ungheria.

Quest’ultima è stata condannata dalla Corte di giustizia europea perché nega la indipendenza della magistratura.


Come accettato nel momento di entrata nella Unione europea, gli atti normativi comunitari sono sovraordinati a quelli nazionali, vale a dire che la norma europea ha maggior valore di quella nazionale.

La Corte suprema ungherese, infarcita di nomine governative, vuole sanzionare i giudici che applicano le direttive comunitarie e disattendono quelle nazionali in contrasto con quelle europee.

Nonostante l’Ungheria sia entrata nella Ue ben 17 anni, e ne abbia accettato le regole, è dalla elezione di Viktor Orban a premier che viola l’ordinamento comunitario negandone la primazia.

Orban, però vuole continuare a beneficiare dei contributi dell’Unione europea e, al contempo, disconosce il Trattato istitutivo della Ue.
Ne abbiamo le tasche piene di furbetti che vogliono i nostri soldi e fare come gli pare. Nessuno li trattiene: la porta dell’uscita è sempre aperta.

Primo Mastrantoni, Aduc

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