26 Dicembre 2024 09:02
Tesla, General Motors e Mercedes-Benz. 05 novembre 2023. I risultati deludenti di Tesla, comunicati il 18 ottobre, hanno fatto scattare l’allarme sul settore delle auto elettriche.
Anche le case automobilistiche tradizionali, che pure stanno puntando sulla mobilità elettrica, hanno rilasciato dichiarazioni poco entusiaste.
Tassi di interesse alti e domanda debole
Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, ha dato la colpa dei risultati insoddisfacenti all’aumento dei tassi di interesse; altri pensano che la causa sia la domanda.
General Motors ha detto che rivedrà gli obiettivi sui veicoli elettrici poiché le vendite procedono più lentamente del previsto.
Mercedes-Benz ha invece definito “brutale” e insostenibile la cosiddetta “guerra dei prezzi”, cioè il taglio ai prezzi di vendita praticato da Tesla con l’obiettivo di conquistare più spazi di mercati.
Le valutazioni dei titoli a rischio
Bloomberg ha scritto che le valutazioni della maggior parte dei titoli delle società produttrici di veicoli elettrici “presuppongono una rapida espansione del settore.
Se questa non dovesse verificarsi, i prezzi delle azioni probabilmente si ridurranno e molte startup non potranno fare affidamento sui mercati dei capitali per finanziare le loro iniziative non redditizie”.
Perché la domanda di auto elettriche sta scemando?
Nonostante la “guerra dei prezzi”, quest’anno la domanda di auto elettriche è rimasta fiacca. Alcuni pensano che il bacino iniziale di utenti – i cosiddetti first-adopter – sia stato sfruttato.
Tutti gli altri, potrebbero essere disincentivati all’acquisto di un veicolo a batteria per via degli interessi alti, delle infrastrutture di ricarica non ancora diffusissime e dei (relativamente) pochi modelli nuovi.
I problemi di Rivian e Lucid
Da quando Tesla ha pubblicato i suoi risultati, le sue azioni sono calate del 14; quelle di Rivian e Lucid, altre aziende del settore, hanno perso entrambe il 10 per cento.
Tesla, comunque, rimane uno dei titoli dal valore più alto sull’indice S&P 500, che raccoglie le cinquecento società statunitensi a maggiore capitalizzazione.
Un fatto notevole è che startup non redditizie come Rivian, Lucid e VinFast (che è vietnamita) hanno valutazioni di mercato superiori a quella di un gruppo solido come American Airlines.