Italia e Yemen su tregua

E’ quanto emerge da un incontro tra i ministri degli Esteri

Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito il sostegno del suo Paese al governo legittimo yemenita e alla tregua umanitaria.

Il capo della diplomazia di Roma ha confermato il sostegno anche agli sforzi compiuti per riprendere i negoziati globali per raggiungere la pace e porre fine al conflitto.

Durante l’incontro del 4 dicembre con il ministro degli Esteri yemenita, Ahmed Awad bin Mubarak, a margine della sua partecipazione al Forum sui dialoghi Roma-Mediterraneo, ha sottolineato l’importanza del rinnovo e della proroga della tregua, secondo l’agenzia di stampa yemenita.

Da parte sua, il ministro degli Esteri yemenita ha ringraziato il governo italiano per il suo fermo e continuo sostegno politico al governo legittimo. In particolare nel suo tentativo di stabilire la pace, ripristinare le istituzioni statali e porre fine al colpo di stato Houthi.

Bin Mubarak ha accennato ai ripetuti attacchi terroristici degli Houthi contro il popolo yemenita. Sono stati presi di mira obiettivi civili, installazioni petrolifere e porti di esportazione di petrolio.

Ha anche fatto riferimento alla decisione di classificare la milizia Houthi come organizzazione terroristica non volendo rispettare la tregua. Il capo della diplomazia yemenita ha chiesto sostegno alle azioni del governo per attuare tale decisione.

Il ministro degli Esteri yemenita ha sottolineato le relazioni della milizia Houthi sia con le Guardie rivoluzionarie iraniane che con gli Hezbollah libanesi che condizionano la tregua. Ha denunciato anche il flusso di armi e droni iraniani verso la milizia terroristica per destabilizzare la sicurezza e la stabilità della regione.

Il portavoce ufficiale delle forze armate yemenite, il generale di brigata Abdo Magali, ha confermato che la milizia Houthi continua a minacciare di bombardare porti petroliferi e navi nel governatorato di Hadramout. La milizia non intende infatti rinnovare la tregua.

Parlando nel corso in una conferenza stampa, mercoledì 30 novembre, l’ufficiale, fedele al governo legittimo yemenita, ha affermato che i capi delle milizie hanno annunciato la fine della tregua. Questi attacchi avverranno con il sostegno della Guardia rivoluzionaria iraniana. L’obiettivo sono porti, installazioni petrolifere e navi, in flagrante violazione delle leggi umanitarie internazionali.

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