Yemen

E’ quanto è emerso in un convegno tenuto a Ginevra

La milizia Houthi ha commesso più di 1.500 violazioni contro i giornalisti yemeniti negli ultimi 8 anni. Lo rivela un seminario sui diritti umani che si è tenuto presso lo Swiss Press Club di Ginevra.

L’incontro si è svolto in concomitanza con l’avvio dei negoziati sullo scambio di rapiti e prigionieri tra il governo yemenita e la milizia Houthi.

Il simposio è stato organizzato dalla Lega umana per i diritti e dal Centro olandese per i diritti umani, con il titolo: “Violazioni Houthi contro la libertà di opinione e di espressione: repressione, rapimento, processi, condanne a morte”.

Un membro del Sindacato dei giornalisti yemeniti, Nabil Al-Osaidi, ha spiegato che la milizia Houthi ha commesso, nel periodo dal 2015 al 2022, più di 1.500 casi di violazioni contro i giornalisti yemeniti. Si tratta di omicidi, tentati omicidi, arresti, torture, condanne a morte contro 4 giornalisti. Ma anche di bombardamenti e distruzioni delle sedi di giornali e siti di informazione.

Il giornalista Ghamdan Al-Yousifi ha presentato una statistica delle violazioni contro i giornalisti da parte delle milizie Houthi dal 2015.

Ha presentato il monitoraggio e la documentazione di 51 casi di uccisioni dirette. Ha parlato dell’uso di cecchini nelle aree di scontro, il loro utilizzo come scudi umani e l’arresto di 14 giornalisti, di cui 10 rilasciati. I 4 rimasti in carcere rischiano condanne a morte. Ci sono 103 casi di sequestro di persona e la sospensione di oltre 200 siti web e 100 giornali.

Il simposio ha invitato la comunità internazionale a fare pressione sulla milizia Houthi. Deve rilasciare immediatamente e senza condizioni i giornalisti condannati a morte e a fermare i crimini e le violazioni che colpiscono i giornalisti in tutti i governatorati dello Yemen.

I due giornalisti rilasciati, Younis Abdel-Salam e Muhammad Al-Qadri, hanno partecipato al simposio in videoconferenza. Hanno passato in rassegna un elenco di atti di tortura che sono stati praticati contro di loro nelle carceri Houthi. Compresa la sepoltura fino alla testa e le frustate fino allo svenimento.

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