22 Novembre 2024 15:40
La città ricorda al mondo la sua sofferenza
Il Governatorato di Taiz, nel sud dello Yemen, ha lanciato la “Settimana della documentazione per la memoria della città”. Sono passati infatti 8 anni, 3.000 giorni, dell’inizio dell’assedio imposto dalle milizie Houthi al governatorato nello Yemen sudoccidentale.
Il governatore di Taiz, Nabil Shamsan, ha invitato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dell’assedio della città. Ha chiesto pressioni sugli Houthi affinché tolgano l’assedio e diano priorità a Taiz in ogni imminente colloquio.
Shamsan ha parlato degli effetti disastrosi del blocco. Di come abbia causato la distruzione di infrastrutture e servizi. La distruzione di strutture, la chiusura di strade, il dissanguamento di vite attraverso bombardamenti quotidiani, cecchini e mine, e la difficoltà di ottenere servizi di vita, viaggi e il trasporto dei pazienti.
Ha spiegato che il blocco ha causato una crisi idrica pari al 75% del fabbisogno della popolazione. E’ andato distrutto il 50% della rete stradale, aumentato il costo del viaggio e aumentato del 1000% la distanza per il trasporto delle merci. Cosa che ha portato a un 35% aumento dei prezzi, rispetto alle aree liberate, così come gli incidenti stradali, che ammontano a 481 e perdite stimate in 475 milioni di dollari.
Il blocco ha inoltre danneggiato 180 scuole, chiuso 31 edifici scolastici e colpito 32.000 studenti e studentesse. Il numero degli studenti colpiti dall’impossibilità di accedere alle università ha raggiunto quota 8.000.
Ha affermato che il blocco Houthi ha causato la sospensione di aziende e stabilimenti commerciali e la mancanza di derivati del petrolio. Le perdite finanziarie in termini di entrate ammontano a 228 milioni di dollari all’anno. Sono 9.000 i lavoratori che sono stati colpiti. Le vittime delle mine ammontano a 1.700.
L’inaugurazione dell’iniziativa ha visto la proiezione del film “Taiz under Siege”. Il video ha ripercorso il processo di assedio dall’inizio ad oggi e i suoi effetti sull’elevato numero di vittime e violazioni, nonché sulla crescente gravità delle sofferenze della popolazione del città di Taiz.
Giovedì 13 luglio è stata lanciata una massiccia campagna contro l’assedio imposto dalla milizia Houthi alla città di Taiz. Per questo il ministro degli Esteri yemenita, Ahmed bin Mubarak, ha affermato che la revoca dell’assedio alla città di Taiz e l’apertura dei valichi e delle strade è il principale banco di prova per la pace e l’intero processo politico nello Yemen.