Yemen

Rapporto sui diritti umani: 142 tra morti e feriti, di cui 22 uccisioni dirette e 34 da mine nel nord dello Yemen

Sono più di settemila le violazioni commesse dalla milizia Houthi contro i civili nel governatorato di Al-Jawf, nel nord dello Yemen. Questo solo durante lo scorso anno. Lo rivela un rapporto sui diritti umani.

Si tratta del documento annuale pubblicato dal Comitato per i diritti e i media di Al-Jawf, in Yemen. Durante l’anno 2022 sono state monitorate e documentate 7.553 violazioni commesse dagli Houthi. Questo contro cittadini e obiettivi civili nel Governatorato di Al-Jawf.

Il rapporto indicava che il numero di morti e feriti in quella zona dello Yemen ammontava a 142 casi. Sono inclusi 22 casi di uccisione diretta e 34 morti per mina. Il numero di feriti ammontava a 86 casi di lesioni dirette.

Il rapporto ha rivelato che gli Houthi dello Yemen hanno chiuso circa 100 scuole. Privando di istruzione 4.800 studenti e studentesse nel governatorato. Hanno chiuso anche il College of Education for Humanities. Privando 1.200 studenti e studentesse di Al-Jawf di poter proseguire la loro istruzione universitaria.

Il resto delle violazioni in quella zona dello Yemen riguarda lo sfollamento forzato di 1.300 famiglie dall’area di al-Yatma nel nord del governatorato. Si registra anche la manomissione dei bisogni primari, la creazione di prigioni nella stessa area. Si denunci infine la persecuzione dei cittadini attraverso posti di blocco e l’imposizione di tasse.

Human Rights Watch ha invitato il gruppo Houthi, sostenuto dall’Iran, a porre immediatamente fine alle restrizioni al diritto delle donne. In particolare alla libertà di movimento, espressione, salute e lavoro nello Yemen.

L’organizzazione internazionale per i diritti umani ha confermato la continuazione di queste violazioni. Cosa che evidenzia la necessità per le Nazioni Unite di istituire un meccanismo di responsabilità indipendente nel paese.

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