Yemen

Per costringerli alla pace in un incontro con gli ambasciatori dei paesi europei ad Aden

Il capo del Consiglio direttivo presidenziale dello Yemen, Rashad Al-Alimi, ha chiesto una maggiore pressione europea sugli Houthi. Affinché si sottomettano alla volontà popolare e internazionale e propendano per l’opzione della pace.

Ciò è avvenuto durante l’incontro, martedì 12 settembre, ad Aden, con il capo della delegazione dell’Unione europea in Yemen, Gabriel Viñales. Erano presenti anche gli ambasciatori di Francia, Germania, Paesi Bassi e Finlandia.

Nell’incontro, Al-Alimi ha presentato agli ambasciatori europei gli sviluppi della situazione sulla scena nazionale. Ha parlato degli sforzi regionali e internazionali per riprendere il processo politico per raggiungere sicurezza e stabilità nel Paese.

Ha inoltre informato gli ambasciatori dell’Unione europea sulle sfide e sui rischi che la sicurezza e la stabilità della regione devono affrontare. Alla luce delle crescenti minacce da parte degli Houthi e delle organizzazioni terroristiche transfrontaliere.

Il presidente yemenita ha elogiato la posizione dei paesi dell’Unione Europea. Sono stati sempre accanto al popolo yemenita, alla loro leadership politica e alle loro aspirazioni. Tutte volte a ripristinare le istituzioni statali e a porre fine al colpo di stato.

Da parte loro, gli ambasciatori dell’Unione Europea hanno affermato che i loro paesi continuano a sostenere pienamente il Presidential Leadership Council. Sostengono anche il rafforzamento degli sforzi di riforma del governo nei governatorati liberati a tutti i livelli.

Gli ambasciatori europei hanno espresso l’apprezzamento dei loro Paesi per la risposta positiva data dal Consiglio di Presidenza e dal Governo agli sforzi volti a rilanciare il processo di pace.

Il sostegno saudita al bilancio generale dello Stato dello Yemen è un altro messaggio decisivo per la pace. Lo ha affermato il capo del Presidential Leadership Council yemenita, Rashad Al-Alimi.

Al-Alimi ha spiegato in un post su Twitter il significato di questo messaggio.

“Il popolo yemenita non è solo, ed è giunto il momento per queste milizie, dopo aver provato tutti i mezzi di distruzione, di dare priorità alla interessi del popolo yemenita. Rispetto agli interessi dei suoi leader. Di ascoltare la voce della saggezza e di allinearsi con l’opzione di una pace giusta che ha tardato ad arrivare”.

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