26 Dicembre 2024 09:03
La milizia afferma di agire in solidarietà con i palestinesi, ma sembra che tragga profitto da questa situazione
La campagna di attacchi da parte dei combattenti Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden continua, nonostante i rinnovati raid di Stati Uniti e Regno Unito sulle loro posizioni, suscitando timori sulla sicurezza a lungo termine di queste vie d’acqua strategicamente importanti.
La persistenza degli attacchi ha acceso i riflettori sulle milizie appoggiate dall’Iran, che sembrano guadagnare forza, in termini di armi e combattenti, e fiducia nella loro capacità di causare interruzioni del commercio globale, secondo l’allarme lanciato dagli osservatori arabi citati dal sito “Arab news”.
Intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco la scorsa settimana, Rashad Al-Alimi, presidente del Consiglio direttivo presidenziale del governo yemenita sostenuto dalle Nazioni Unite, ha affermato che gli Houthi hanno irrevocabilmente alterato i contorni geopolitici della regione.
“Il Mar Rosso continuerà ad essere una fonte di tensione, pronta ad esplodere in qualsiasi svolta politica, finché gli Houthi controlleranno le regioni costiere”, ha aggiunto.
“Per porre fine alla pirateria Houthi, dobbiamo affrontarne l’origine e la fonte. Ciò può essere ottenuto solo ripristinando le istituzioni statali, ponendo fine al colpo di stato ed esercitando la massima pressione sull’Iran”.
La milizia Houthi fa parte dell’”asse della resistenza”, una rete di milizie per procura sostenute dall’Iran in tutta la regione che comprende il gruppo militante palestinese Hamas, Hezbollah in Libano e diversi gruppi sciiti in Iraq.
Quando gli Houthi iniziarono ad attaccare le navi commerciali a novembre, affermarono che stavano prendendo di mira solo le navi legate a Israele nel tentativo di fare pressione sul governo israeliano affinché ponesse fine alla sua operazione militare contro Hamas a Gaza.
Tuttavia, droni, missili e atti di pirateria Houthi sono stati lanciati contro diverse navi senza legami con Israele. Nelle ultime settimane, infatti, le navi yemenite, e persino quelle appartenenti all’Iran alleato degli Houthi, sono state attaccate.
Secondo un conteggio gli Houthi hanno effettuato almeno 57 attacchi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden dal 19 novembre. Il comando centrale degli Stati Uniti ha persino identificato l’uso di un drone sottomarino.
In risposta a questi attacchi, molte delle più grandi compagnie di trasporto merci del mondo hanno reindirizzato le loro navi dalla rotta del Canale di Suez al Mediterraneo, evitando così il Mar Rosso, e utilizzando invece rotte molto più lunghe e costose attraverso il Capo di Buona Speranza.