15 Novembre 2024 04:00
Rapite 18 persone, disperso un sit-in pacifico con brutalità, sparando proiettili veri e gas lacrimogeni
Una campagna militare Houthi ha preso il via in Yemen. I miliziani hanno preso d’assalto i villaggi nel distretto di Hamedan, a nord della capitale yemenita, Sana’a. Hanno fatto irruzione nelle case, danneggiato terreni agricoli e rapito un certo numero di residenti.
Si tratta di una nuova campagna militare Houthi ai danni della tribù degli Hamedan, tra le più potenti dello Yemen. I bulldozer hanno scavato nei terreni agricoli con il pretesto della ricerca di armi sepolte.
Infatti, la milizia Houthi dello Yemen ha rapito 18 cittadini del distretto dello Yemen, dopo aver preso d’assalto le loro case. In concomitanza un’analoga campagna militare è stata condotta contro il distretto di Bani Matar, a ovest di Sana’a.
Il rapimento dei cittadini di Hamedan è avvenuto tre settimane dopo la campagna militare condotta dalle milizie nella regione di Jahiliya. Ha lo scopo di prendere il controllo delle loro terre, utilizzando bulldozer con la protezione degli gruppi di militari in Yemen.
Inoltre, la milizia Houthi ha fatto irruzione nei villaggi di Beit Doda, Beit Al-Hussam, Beit Bishr, Khubara, Beit Saala e Al-Asha. Ha raso al suolo fattorie di proprietà dei figli di Muhammad Yahya Doda. Ha occupato la casa di Othman Muhammad Yahya Doda, trasformandola in una sua sede, dopo averne espulso la sua famiglia.
La milizia ha condotto le sue campagne militari sotto le direttive del governatore Houthi, Abdul Basit Al-Hadi, e del segretario generale del consiglio locale, Atef Al-Musli. Con il pretesto della ricerca di armi.
L’Associazione delle Madri dei rapiti in Yemen ha condannato l’emissione da parte della milizia Houthi di nuove condanne “ingiuste”. Si tratta di condanne a morte e alla reclusione comminate nei confronti di 20 civili rapiti a Saada. La ONG ha chiesto la cessazione di questi processi politici.