14 Dicembre 2024 00:37
I veicoli corazzati della missione non registrano vittime tra i membri della missione. Si sono verificati invece numerosi decessi tra gli uomini armati Houthi e le guardie di sicurezza che accompagnavano la missione.
Il capo della Missione delle Nazioni Unite a sostegno dell’accordo di Hodeidah, il generale irlandese Michael Perry, è sopravvissuto all’esplosione di un campo minato. Ciò è accaduto il 6 dicembre mentre il suo convoglio passava vicino al quartiere 7 luglio nella città costiera di Hodeidah. La zona si affaccia sul Mar Rosso, nello Yemen occidentale.
I veicoli blindati della missione non hanno registrato vittime tra i membri della missione. Lo riportano i media yemeniti. Si sono verificati numerosi decessi invece tra i militanti Houthi e le guardie di sicurezza che accompagnavano la delegazione.
Finora non ci sono stati commenti ufficiali da parte della missione delle Nazioni Unite sull’incidente.
L’uso indiscriminato di mine antiuomo e ordigni esplosivi improvvisati da parte degli Houthi è endemico e sistematico. A dirlo sono gli esperti internazionali del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Dall’inizio del conflitto, otto anni fa, le mine hanno causato più di diecimila vittime civili. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini. Questo secondo i rapporti sui diritti umani locali e internazionali.
Il Governatorato di Al-Hodeidah è considerato una delle aree più contaminate da mine antiuomo e residuati bellici.
Il Consiglio di sicurezza ha chiesto un’azione urgente per affrontare il problema delle mine antiuomo in Yemen. Ma anche dei residuati bellici esplosivi nello Yemen. Ciò è avvenuto all’inizio del mese scorso.
Il Consiglio di sicurezza ha lanciato l’allarme sulle continue uccisioni di civili a causa delle mine antiuomo in Yemen. Ma anche dei residuati bellici esplosivi nello Yemen. Ciò è avvenuto il 22 novembre, durante l’ultima sessione del Consiglio di sicurezza sullo Yemen.
La missione delle Nazioni Unite a sostegno dell’accordo di Hodeidah, in Yemen, è stata istituita il 13 dicembre 2018. Ai sensi della risoluzione 2452 del Consiglio. Poco dopo la firma dell’accordo di Stoccolma tra il governo e la milizia Houthi. Ora sta lavorando con il comitato di spiegamento composto dalle due parti in conflitto per l’attuazione dell’accordo.
Da quel momento, la missione non è riuscita a ottenere alcun progresso o successo per sostenere l’attuazione dell’accordo in Yemen. L’intesa includeva un cessate il fuoco a Hodeidah. Non sono riusciti nemmeno a supervisionare il ridispiegamento delle forze nella città e nei porti di Hodeidah, Salif e Ras Issa. Questo per il continuo rifiuto della milizia Houthi di attuare i termini dell’accordo.
Il 23 dicembre, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha nominato capo della missione UNMHA il generale irlandese Perry. Quest’ultimo succede all’indiano Abhajit Guha.