Yemen

L’ufficiale dell’esercito yemenita è sopravvissuto a un tentativo di omicidio con un’autobomba

Il capo di stato maggiore dell’esercito dello Yemen, Saghir bin Aziz, è sfuggito ad un fallito tentativo di omicidio mentre tornava nel governatorato di Marib da una visita all’estero.

Lo rende noto l’ufficio stampa dell’esercito yemenita. Il ministro della Difesa yemenita, Mohsen Muhammad al-Daari, ha effettuato una telefonata al capo di stato maggiore per verificare il suo stato di salute. In una dichiarazione il ministero della Difesa afferma: “Il fallito e codardo tentativo di omicidio che ha preso di mira il Capo di Stato Maggiore è un tentativo di dissuaderlo dalle sue posizioni nazionali, dalla sua coraggiosa leadership di Capo di Stato Maggiore e dalla sua fermezza” nell’affrontare il gruppo Houthi.

La dichiarazione non ha rivelato i dettagli dell’incidente. Tuttavia, secondo il quotidiano “Yemen Al-Ghad”, Bin Aziz è sopravvissuto a un tentativo di omicidio con un’autobomba, mentre 3 dei suoi compagni sono rimasti feriti.

Il ministro della Difesa yemenita ha ordinato una rapida indagine sull’incidente, rivelandone le circostanze, rintracciando e arrestando gli autori.

Il gruppo Houthi nello Yemen ha annunciato il lancio di un nuovo lotto di droni contro obiettivi sensibili all’interno di Israele.

Lo ha fatto in risposta ai continui bombardamenti sulla Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre pur stando in Yemen.

In una dichiarazione si afferma che gli obiettivi dei droni erano “diversi e sensibili”. Hanno portato alla cessazione dei movimenti nelle basi e negli aeroporti presi di mira per ore. Mercoledì scorso il portavoce Houthi, Yahya Saree, ha annunciato in un video che “continueremo a prendere di mira Israele con missili e droni finché non cesserà l’attacco israeliano a Gaza”.

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