16 Novembre 2024 01:50
Lo rivela l’esercito yemenita secondo il quale gli attacchi avverranno con il supporto delle Guardie Rivoluzionarie iraniane
Il portavoce ufficiale delle forze armate yemenite, il generale di brigata Abdo Magali, ha confermato che la milizia Houthi continua a minacciare di bombardare porti petroliferi e navi nel governatorato di Hadramout.
Parlando nel corso in una conferenza stampa, mercoledì 30 novembre, l’ufficiale, fedele al governo legittimo yemenita, ha affermato che i capi delle milizie hanno annunciato i preparativi. Questi attacchi avverranno con il sostegno della Guardia rivoluzionaria iraniana. L’obiettivo sono porti, installazioni petrolifere e navi, in flagrante violazione delle leggi umanitarie internazionali.
Ha inoltre confermato che le difese aeree delle forze armate yemenite hanno già risposto di recente agli attacchi lanciati dalle milizie Houthi. Questi attacchi avvengono con il sostegno della Guardia rivoluzionaria iraniana, al porto petrolifero di Al-Dabbah nel Governatorato di Hadramout.
Magali ha sottolineato che le difese aeree hanno già intercettato e abbattuto tre aerei nemici. Solo uno dei droni Houthi ha invece colpito la piattaforma di esportazione di petrolio nel porto, provocando danni materiali.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha invitato la milizia Houthi a interrompere immediatamente i suoi attacchi ai porti yemeniti. Secondo Washington, questi attacchi stanno interrompendo il flusso di risorse economiche necessarie alla vita della popolazione yemenita. Aumentano inoltre le sofferenze in tutto il Paese.
Dalla fine dell’armistizio delle Nazioni Unite all’inizio di ottobre, la milizia Houthi ha intensificato i suoi attacchi ai porti petroliferi. L’obiettivo dei ribelli è quello di condurre una guerra economica contro gli interessi dell’economia nazionale.
I droni degli Houthi hanno attaccato il porto petrolifero di Al-Dhaba a Hadramout (Yemen orientale) la scorsa settimana, circa un mese dopo un attacco analogo lanciato contro lo stesso porto.