14 Novembre 2024 21:53
Lo chiede il Consiglio di cooperazione del Golfo. Al-Budaiwi ha incontrato l’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, a Riad
Il segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG), Jassim Al-Budaiwi, ha chiesto di intensificare le pressioni internazionali sui ribelli Houthi dello Yemen.
Lo ha fatto il 6 febbraio quando ha incontrato l’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, a Riad. Ha sottolineato l’importanza di sostenere il rinnovo dell’armistizio nello Yemen. Oltre alla necessità di intensificare gli sforzi della comunità internazionale per fare pressione sugli Houthi. Questo affinché si impegnino seriamente nel processo politico per risolvere la crisi.
Al-Budaiwi ha sottolineato la necessità di fare pressione sul gruppo filo iraniano anche per altri motivi. Ad esempio affinché accolga gli appelli della comunità internazionale a negoziare un cessate il fuoco globale con il governo in preparazione della ripresa del processo politico.
Il Segretario generale ha ribadito la determinazione del Consiglio di cooperazione del Golfo.
“Vogliamo compiere tutti gli sforzi internazionali volti a migliorare la sicurezza e la stabilità nello Yemen”.
Il governo legittimo dello Yemen ha lanciato l’allarme per l’uso da parte della milizia Houthi del sostegno fornito dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. I ribelli usano questi fondi per il reclutamento di bambini. Il monito arriva dopo che l’UNICEF ha annunciato l’intenzione di fornire stampanti al ministero dell’Istruzione, che è sotto il controllo della milizia filo iraniana.
Il governo yemenita ha chiesto all’organizzazione di interrompere le procedure per la consegna delle tipografie alla milizia. Di coordinarsi con il governo legittimo per stampare i curricula educativi. Di dirigere il sostegno fornito dai paesi donatori per affrontare i crimini di reclutamento di bambini e adottare programmi per la loro riabilitazione.
A sua volta, il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha messo in guardia contro l’invio delle stampanti da parte della milizia. Dopo che l’UNICEF ha annunciato l’intenzione di acquistare e consegnare questi apparecchi agli Houthi, per stampare materiale didattico e curricula. Questo nonostante siano stati distorti e demoliti sul territorio dopo anni dal golpe dei ribelli.