5 Novembre 2024 06:13
Il governo legittimo yemenita rinnova la sua adesione all’opzione di pace e il sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite
Il governo dello Yemen ha espresso ancora una volta la speranza che il riavvicinamento saudita-iraniano costituisca una nuova fase di relazioni. In particolare ha auspicato che possa mettere fine all’ingerenza di Teheran negli affari dei paesi della regione. Che possa interrompere il ruolo distruttivo dell’Iran nello Yemen tramite il sostegno alla milizia Houthi con l’invio di armi.
Il gabinetto yemenita ha tenuto una riunione nella capitale ad interim, Aden. Al termine del Consiglio dei ministri è stata diramata una nota:
“Sosteniamo qualsiasi approccio serio e sincero che porti buone intenzioni per raggiungere la sicurezza e la stabilità nella regione. Ribadiamo la ferma convinzione del governo nel dialogo, diplomazia, e nei mezzi pacifici per risolvere le divergenze e il principio di non ingerenza negli affari interni degli Stati”.
Nell’incontro, il primo ministro yemenita Maeen Abdulmalik ha parlato delle mosse internazionali, regionali e internazionali nel dossier yemenita. Ha parlato degli sforzi avanzati per una soluzione politica. Ha ricordato la continua intransigenza della milizia Houthi nell’affrontare seriamente questi sforzi e le scelte del governo per far fronte a vari cambiamenti”.
Ha rinnovato l’impegno del governo e del Consiglio direttivo presidenziale per l’opzione di pace. Il sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite e agli sforzi regionali per porre fine alla guerra e raggiungere una pace sostenibile basata sui termini di riferimento per una soluzione politica concordata.
Il gabinetto yemenita ha chiesto di affrontare con cautela quanto proposto dalla milizia Houthi e dai suoi sostenitori a Teheran. Ha chiesto di non offrire ulteriori incentivi, senza garanzie. Di chiedere di iniziative di pace, di abbandonare le idee razziste e il progetto eversivo iraniano nella regione.