Yemen

La campagna Houthi arriva come rappresaglia per l’uccisione di un suo capo milizia che voleva sequestrare un terreno in Yemen

I sequestri e gli abusi della milizia Houthi ai danni dei proprietari terrieri di Sana’a ha provocato nuove violenze e richiesto la repressione dei ribelli.

La milizia Houthi ha preso d’assalto diverse case di cittadini yemeniti nel distretto di Al-Haima Al-Dakhiliyah del governatorato di Sana’a. Si tratta di un raid vendicativo. Arriva infatti giorni dopo l’uccisione di un leader Houthi da parte di un cittadino della zona esasperato dai soprusi dei ribelli.

Fonti locali affermano che gruppi armati Houthi hanno preso d’assalto la casa di un abitante della zona. Ibrahim Shwaiter. Hanno attaccato anche le abitazioni dei suoi quattro fratelli nella zona Muhalal del distretto di Al-Haima Al-Dakhiliyah (a ovest di Sana’a) e le hanno saccheggiate.

La campagna Houthi nasce come rappresaglia per l’uccisione di uno dei capi locali delle sue milizie. Si tratta di Hussein Ahmed Rajeh, Ali, detto Yad Shwaiter. Questo capo ribelle aveva infatti sequestrato un terreno di proprietà di una famiglia della zona che ha reagito al tentativo di impossessarsi del bene con l’uso delle armi.

Le fonti hanno sottolineato che gli interventi dei cittadini non sono riusciti a impedire agli Houthi di saccheggiare e chiudere le case dopo averne cacciato bambini e donne.

Il gruppo Houthi ha anche preso di mira, con droni e colpi di mortaio, attrezzature che servivano per i lavori di costruzione e asfaltatura di una strada a Taiz. Si tratta di una arteria vitale che collega la città assediata di Taiz, nel sud-ovest dello Yemen, al porto di Mocha sul Mar Rosso.

Fonti locali hanno riferito che i bombardamenti degli Houthi con droni e missili hanno preso di mira, ieri, giovedì 4 maggio, la ditta esecutrice del progetto stradale “Al-Kadha-Taiz”. L’attacco è avvenuto nell’area “Kilo 7”, a metà del progetto vicino all’ingresso del uffici e alloggi dei lavoratori.

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