21 Novembre 2024 22:05
Per gli attacchi della marina americana nel Mar Rosso
I ribelli Houthi dello Yemen hanno minacciato di trasformare il Mar Rosso in un “inferno” per gli Stati Uniti. Questo in risposta all’uccisione di 10 miliziani sciiti da parte dei marines americani avvenuto domenica 1 gennaio.
L’agenzia di stampa ufficiale degli Houthi ha pubblicato questa mattina un editoriale dal titolo “L’America si è aperta la porta dell’inferno”. Al suo interno il gruppo giura vendetta per gli attacchi della marina statunitense alle loro imbarcazioni nel Mar Rosso, accusando gli Stati Uniti di sostenere il pesante bombardamento israeliano di Gaza, impedendo loro di imporre il divieto alle navi legate a Israele che attraversano il Mar Rosso.
L’agenzia di stampa dei ribelli filo iraniani ha affermato che la Marina statunitense ha compiuto “un atto insensato prendendo di mira tre imbarcazioni, a seguito del quale sono stati uccisi dieci membri delle forze navali yemenite, aprendo così la porta dell’inferno su di sé, sulle sue navi e sulle sue basi militari nel regione.”
Domenica 1 gennaio la Marina Usa ha distrutto tre delle quattro imbarcazioni Houthi nel Mar Rosso, uccidendo gli equipaggi dopo aver tentato di dirottare una nave commerciale e aperto il fuoco sugli elicotteri.
Secondo gli Houthi, 10 dei loro uomini sono stati uccisi nell’attacco della marina statunitense .
Il leader Houthi Mohammed Al-Bukhaiti ha detto che il gruppo attaccherà le navi statunitensi che hanno ucciso le loro truppe e continuerà a vietare alle navi che viaggiano verso Israele di attraversare il Mar Rosso.
“Questo è un attacco allo Yemen e ci deve essere una ritorsione. Gli Stati Uniti devono subire le ripercussioni di questo attacco e di questo crimine”, ha detto domenica sera Al-Bukhaiti alla televisione “France 24” in lingua araba.
Il 19 novembre, gli Houthi hanno lanciato i loro attacchi sul Mar Rosso dirottando una nave commerciale chiamata Galaxy Leader e dirottandola verso la costa della città occidentale di Hodeidah, nello Yemen.
Nei giorni successivi, hanno lanciato droni e missili balistici contro navi commerciali e della marina per costringerle a evitare il Mar Rosso.
Nonostante le forti minacce di ritorsioni da parte degli Houthi, alcuni analisti ritengono che attori regionali come l’Oman potrebbero intervenire per persuadere i ribelli a ridurre la tensione in modo da non mettere a repentaglio gli attuali e promettenti sforzi guidati dalle Nazioni Unite per elaborare un piano per porre fine al conflitto in Yemen.