22 Novembre 2024 02:29
La milizia terrorista Houthi continua a fuorviare l’opinione pubblica dello Yemen e la comunità internazionale, manipolando la verità dei numeri e le ingenti somme che saccheggiano dai proventi dei derivati del petrolio
Il governo dello Yemen ha rivelato che le milizie Houthi hanno saccheggiato le entrate del porto di Hodeidah. Si parla di entrate che ammontavano a mille e 600 miliardi di riyal yemeniti. Questo dall’annuncio dell’armistizio dell’ONU nell’aprile 2022.
Lo ha denunciato il ministro yemenita dell’Informazione Muammar al-Eryani.
“La milizia terrorista Houthi continua a fuorviare l’opinione pubblica yemenita e la comunità internazionale. Manipolano la verità dei numeri e delle ingenti somme che saccheggiano dai proventi dei derivati petroliferi. Prodotti che arrivano solo attraverso il porto di Hodeidah”.
I ricavi guadagnati dai derivati del petrolio, che arrivano attraverso il porto di Hodeidah, sono sufficienti a finanziare gli stipendi dei dipendenti statali. Ma anche dei pensionati nelle aree sotto il controllo dei ribelli.
Al-Eryani ha sottolineato che sono 157 le navi cariche di derivati del petrolio che sono state autorizzate ad entrare. Il loro carico è già stato scaricato nel porto di Hodeidah. Ciò è avvenuto dalla dichiarazione dell’armistizio delle Nazioni Unite il 2 aprile 2022 fino al 14 agosto 2023.
La stazza totale delle navi ammonta a 4.098.067 di tonnellate, che equivalgono a più di 4 miliardi di litri di petrolio. Il 50% di queste quantità sono state fornite gratuitamente alle milizie dall’Iran. Sono state vendute sui mercati locali per un prezzo di (450 riyal yemeniti al litro) e un valore complessivo di tre miliardi e mezzo di dollari.
La milizia Houthi impone tasse e dazi doganali per 120 dollari su una tonnellata di derivati del petrolio in transito nel porto di Hodeidah.
Queste cifre si limitano solo alle entrate dirette ottenute dalla milizia Houthi durante un anno e mezzo di durata della tregua dai derivati petroliferi provenienti dal porto di Hodeidah. A questo vanno aggiunti i miliardi che raccoglie dalle tasse e dazi doganali imposte su prodotti alimentari e beni di consumo e spedizioni di gas gratuito proveniente dall’Iran attraverso il porto.
Il Ministro dell’Informazione dello Yemen ha invitato la comunità internazionale, le Nazioni Unite e i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza a rompere il silenzio. A svolgere il proprio dovere di pressione sulla milizia Houthi affinché interrompa la politica di fame e impoverimento sistematico dei cittadini. A fare pressione sulla milizia affinché destini i proventi di tutte le navi che attraversano il porto di Hodeidah al pagamento degli stipendi dei dipendenti dello Stato e dei pensionati nelle aree sotto il suo controllo.