22 Novembre 2024 02:46
The Wall Street Journal: le forze francesi hanno sequestrato una barca carica di armi e munizioni iraniane diretta agli Houthi lo scorso gennaio in Yemen
Il comando centrale degli Stati Uniti ha annunciato di aver intercettato 4 operazioni di contrabbando di armi iraniane. Le armi erano destinate ai ribelli Houthi dello Yemen. Le operazioni sono avvenute negli ultimi due mesi.
Il comandante del comando centrale degli Stati Uniti, Michael Korella, ha elogiato la sicurezza dello Yemen. Questo per aver sequestrato 100 motori di droni destinati agli Houthi.
Korella ha anche rinnovato l’impegno per la sicurezza del Medio Oriente. Lo ha fatto durante una telefonata con il capo di stato maggiore dell’esercito dello Yemen, Sagheer bin Aziz.
Il portavoce del comando centrale, Joe Buccino, ha affermato che questo tipo di operazione di sicurezza sono necessarie per la sicurezza e la stabilità regionali.
Ciò avviene mentre il Wall Street Journal ha riferito, mercoledì 1 febbraio, che le forze speciali francesi hanno recentemente sequestrato una barca carica di armi e munizioni. L’Iran stava trasportando il carico agli Houthi nello Yemen.
I funzionari di Parigi hanno affermato che il 15 gennaio una nave da guerra francese ha fermato una barca. Era sospettata di contrabbando al largo delle coste dello Yemen.
Hanno aggiunto che le forze francesi sono salite a bordo della barca e hanno sequestrato più di 3.000 fucili. Hanno sequestrato anche mezzo milione di munizioni e 20 missili guidati anticarro che erano diretti verso gli Houthi.
Il ministro degli Esteri dello Yemen, Ahmed Awad bin Mubarak, ha parlato con l’ambasciatore statunitense nel suo paese Stephen Harris Fagin. Nel corso del colloquio ha assicurato che l’alleanza degli Houthi con l’Iran non solo minaccia la stabilità nello Yemen, ma rappresenta anche una minaccia per tutti i paesi della regione.
Il ministro yemenita ha detto all’ambasciatore Fagin che l’unico ostacolo per stabilire la pace nello Yemen è l’intransigenza del gruppo Houthi. Per la sua evasione dagli obblighi richiesti da una pace globale e giusta. Sottolineando l’impegno del governo a cercare una pace globale in modo da garantire la fine delle sofferenze e della catastrofe umana provocate dalla guerra.