Etna, sicurezza a rischio: “Subito un tavolo tecnico. Chi sbaglia deve pagare”

 

Funivia Etna chiede regole chiare per le escursioni sul vulcano dopo i video dell’eruzione

 

Il vulcano Etna torna al centro del dibattito. Questa volta, però, non per la sua spettacolare attività eruttiva, ma per la mancanza di sicurezza durante le escursioni.

 

Nelle ultime ore, sui social sono circolati video che mostrano gruppi di escursionisti sul vulcano durante una fase eruttiva attiva. Le immagini, condivise da diversi utenti, hanno suscitato preoccupazione tra gli operatori turistici e le istituzioni.

 

Francesco Russo Morosoli: “Etna Nord è una terra di nessuno”

 

A prendere posizione è Francesco Russo Morosoli, patron della Funivia dell’Etna. In un video diffuso dall’ufficio comunicazione della società, l’imprenditore si è detto profondamente preoccupato per quanto accaduto.

 

> “I video di ieri sull’Etna – ha dichiarato – hanno creato un grandissimo nocumento non solo al turismo sul vulcano, ma anche a quello siciliano in generale”.

 

 

 

Secondo Russo Morosoli, il problema nasce da una gestione frammentata delle escursioni sull’Etna. In particolare, punta il dito contro Etna Nord, definendola “una terra di nessuno dove regna l’assoluta anarchia”.

 

Chi rispetta le regole e chi no

 

Russo Morosoli sottolinea che esistono operatori seri che rispettano tutte le norme di sicurezza. È il caso, dice, di Funivia dell’Etna e Etna Sud. Ma non tutti, a quanto pare, seguono le stesse regole.

 

> “Non ci possono essere operatori con regole proprie. Serve ordine. E serve adesso”.

 

 

 

Da qui, la richiesta ufficiale per l’apertura immediata di un tavolo tecnico sulla sicurezza dell’Etna.

 

Serve un nuovo piano per il turismo sull’Etna

 

Nel suo intervento, l’imprenditore chiede una riflessione profonda su come viene gestito il turismo sull’Etna. “Dobbiamo discutere e migliorare il sistema”, afferma, sottolineando che il rispetto delle normative è fondamentale per tutelare sia i visitatori che l’immagine dell’Etna.

 

> “Chi sbaglia deve pagare. Le sanzioni devono essere durissime per gli operatori”.

 

 

 

Una posizione netta, che vuole evitare altri episodi simili e rilanciare il turismo in sicurezza sul vulcano attivo più alto d’Europa.

 

Sistema di allerta Etnas da potenziare

 

Un passaggio importante riguarda anche il sistema di allerta. Russo Morosoli elogia l’attuale sistema ETNAS, già operativo e molto efficace, ma chiede che venga potenziato.

 

> “Le indicazioni dell’INGV e degli scienziati devono essere la base di ogni decisione. Serve più coordinamento e meno improvvisazione”.

 

 

 

Anche in questo caso, il riferimento è alla necessità di uniformare le modalità operative di tutti gli operatori attivi sul vulcano.

 

Turismo in crisi: danni all’immagine della Sicilia

 

Il danno provocato dai video non è solo a livello locale. Le immagini, che mostrano turisti in pericolo vicino a colate laviche, hanno fatto il giro del web, generando critiche e preoccupazioni.

 

Per Russo Morosoli, si tratta di un colpo durissimo per l’intero settore turistico siciliano.

 

> “Non possiamo permettere che l’immagine dell’Etna venga associata a improvvisazione e pericolo. Il turismo ha bisogno di regole, professionalità e sicurezza”.

 

 

 

Una nuova perimetrazione per Etna Nord

 

Tra le proposte concrete c’è anche una nuova perimetrazione del comprensorio di Etna Nord. Secondo il patron di Funivia dell’Etna, è fondamentale ridefinire i limiti e i percorsi consentiti, soprattutto nelle aree più esposte ai rischi vulcanici.

 

> “Bisogna sapere dove si può andare e dove no. E soprattutto, bisogna farlo sapere a tutti: operatori, turisti e guide”.

 

 

 

Un appello alle istituzioni e agli operatori

 

L’invito finale è rivolto alle istituzioni regionali, agli enti scientifici e a tutti gli operatori del settore.

 

Russo Morosoli chiede che il tavolo tecnico venga avviato subito, senza rinvii. Solo così si potrà costruire un modello di turismo sostenibile e sicuro sull’Etna.

 

> “Mettiamoci insieme. Discutiamo. Ma facciamolo subito. Per l’Etna, per la sicurezza, per il futuro del turismo in Sicilia”.

Fonte, Acireale Social

 

 

 

 

Conclusioni: Etna, un patrimonio da proteggere con regole chiare

 

L’Etna è un patrimonio naturale unico. Attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Ma è anche un vulcano attivo, imprevedibile, e per questo va gestito con estrema attenzione e professionalità.

 

L’appello della Funivia dell’Etna è un grido di responsabilità. Serve un cambio di passo. Servono regole uguali per tutti. E serve che chi sbaglia, paghi davvero.

 

Solo così si potrà continuare a vivere il vulcano in sicurezza, senza compromettere il futuro del turismo sull’Etna e in tutta la Sicilia.

 

 

 

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