La neve ha causato18 incidenti

La neve ha causato18 incidenti, e anche di questo problema si fanno carico i Carabinieri

Incidenti causati dalla neve ventata, dalla neve fresca, 4 da un manto nevoso umido e bagnato, 3 da strati fragili all’interno del manto nevoso.

Monitoraggio della neve e la valutazione del pericolo valanghe finalizzati ad informare e supportare gli utenti della montagna innevata.

Sevizi pubblici e privati, protezione civile, strutture turistiche e frequentatori delle alte quote chiamati a tenere conto del pericolo per poter valutare il rischio

Si tratta di aree antropizzate e non, hanno a disposizione dati, osservazioni, informazioni e bollettini valanghe prodotti QUOTIDIANAMENTE dalla rete di monitoraggio METEOMONT CARABINIERI

Come funziona

il nuovo sito web meteomont.carabinieri.it e la rinnovata APP METEOMONT, forniscono ricchi di nuovi contenuti, informazioni ed osservazioni pubblicati quotidianamente in tempo reale dalla rete di monitoraggio nazionale.

Info secondo il linguaggio e gli standard europei dell’EAWS – European Avalanche Warning Services (www.avalanches.org) di cui il METEOMONT CARABINIERI è parte integrante.

Numeri notevoli

Numeri: in Europa numerosi incidenti in valanga con 130 vittime, di cui 26 in Italia, dove si sono verificati 39 incidenti che hanno coinvolto 85 persone.

I settori maggiormente interessati sono quelli Alpini: 14 incidenti su quello Occidentale, 12 sull’Arco Alpino Centrale e 9 su quello Orientale, non meno importanti però di quelli verificatisi sui Settori Appenninici che seppur in numero minore, 4 incidenti, mietono comunque vittime.

Tra le cause di instabilità del manto nevoso che possono generare incidenti c’è l’effetto del vento, considerato il principale costruttore di valanghe: la neve trasportata dal vento che non lega con gli strati sottostanti.

Infatti 18 incidenti sono stati causati dalla neve ventata, dalla neve fresca, 4 da un manto nevoso umido e bagnato, 3 da strati fragili all’interno del manto nevoso.

E’ possibile anche ricevere le informazioni tramite il servizio di RSS e QR CODE, i video ed i comunicati pubblicati sul sito e sui i canali social dell’Arma. 

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