monumento a Garibaldi
Bisi : "E’ stata una festività per tanti anni e la speranza è che lo torni ad essere. La ricorrenza del 20 settembre nel 2020 e nel 2021 è stata particolare"

Il Grande Oriente d’Italia e’ pronto a contribuire al restauro del monumento equestre di Giuseppe Garibaldi sul Gianicolo, ma l’appello alla sindaca Raggi per ora è caduto nel vuoto.

L’evento che ha provocato il danno è stato un fulmine del 7 settembre e considerate le lungaggini e la burocrazia, il Grande Oriente per bocca del Gran Maestro Bisi, si è fatto avanti:

“più volte il Goi, in questi anni, si è fatto avanti rendendosi disponibile a contribuire ai lavori. Ma senza esito”.

Monumento a Garibaldi. “Noi massoni del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani – ha detto il Gran Maestro – celebriamo come ogni anno da sempre il 20 settembre, che è un data storica.

Una data, che ci auguriamo venga ricordata in futuro in maniera solenne anche dalle istituzioni pubbliche, e che auspichiamo possa tornare ad essere indicata in rosso nel nostro calendario.

Bisi : “E’ stata una festività per tanti anni e la speranza è che lo torni ad essere. La ricorrenza del 20 settembre nel 2020 e nel 2021 è stata particolare”.

Monumento a Garibaldi. Il Grande Oriente “ha reso inoltre omaggio, nella stessa mattinata al monumento equestre ad Anita Garibalidi realizzata dallo scultore Mario Rutelli, che raffigura l’eroina, simbolo di tante battaglie per la libertà, morta il 4 agosto del 1849 a Mandriole, vicino a Ravenna”.

“Il monumento a Garibaldi che si erge sul Gianicolo è un simbolo di libertà non solo per Roma ma per l’Italia intera e non può essere abbandonato al degrado”.

Monumento a Garibaldi. Come mai tutto questo interesse?

L’opera realizzata dallo scultore e massone toscano Emilio Gallori è stata danneggiata all’alba di venerdì 7 settembre da un fulmine che ha colpito il basamento soprattutto nella parte occidentale provocando ingenti danni.

Ricordiamo le opere di Mario Rutelli

 il monumento ad Anita Garibaldi sul Gianicolo (opera tarda ma di un’audacia non diversa da quella palesata nelle sue prime opere, quali ad esempio Gli Irosi); una delle Vittorie sul Vittoriano a Roma; la Quadriga di bronzo sul teatro Politeama di Palermo, con sopra Apollo, il dio della musica, ed Euterpe, la musa della lirica; i cavalieri a lato del carro, invece, sono del maestro di Rutelli, Benedetto Civiletti.

Ancora: il Leone alla base del monumento a Garibaldi nell’omonimo giardino palermitano; il Leone posto alla sinistra del Teatro Massimo sormontato dalla lirica (invece quello posto alla destra e sormontato dalla Tragedia è del suo maestro Benedetto Civiletti); la Lirica nel Teatro Vittorio Emanuele e l’apoteosi di Vittorio Emanuele;

il monumento equestre al re Umberto I a Cataniala Fontana e il monumento commemorativo ad Agrigento; il Battistero in bronzo e marmo presso la basilica di Maria SS. Annunziata a Comiso (1913); il Monumento a Nicola Spedalieri in piazza Sforza Cesarini (vicino alla Chiesa Nuova) in Roma; il busto di Re Umberto I, nella omonima piazza a Piazza Armerina; il busto di Filippo Cordova nella omonima piazza ad Aidone in Sicilia.

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