27 Dicembre 2024 03:31
Valditara scrive una lettera importante e subito ci sono reazioni a Destra come a Sinistra
Valditara, la risposta al Ministro
Fossi (Pd): “Cultura deve essere aperta, senza censure e senza faziosità”
“Il ministro Valditara parla nella sua lettera agli studenti di “verità” e “giustizia” in riferimento ai fatti del 9 novembre.
Due domande. Primo, è veritiero riportare solo un lato della storia, contro il comunismo
dimenticando volutamente che nella stessa data ricorre anche la Giornata contro il fascismo e l’antisemitismo proclamata dalle Nazioni Unite?
Secondo, è giusto che una lettera del ministro agli studenti diventi un manifesto politico?
Per comprendere il nostro passato non si può raccontare solo un segmento dei fatti.
Insegniamo alle nostre studentesse e ai nostri studenti il valore di una cultura aperta, senza censure e senza faziosità”.
Lo scrive su Facebook il deputato Pd Emiliano Fossi in merito alla lettera spedita dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara agli studenti italiani.
Da Destra pure un commento colto come al solito
La lettera agli studenti italiani di Giuseppe Valditara, ovvero il carro davanti ai buoi
La lettera indirizzata agli studenti italiani dal neo ministro dell’ Istruzione Giuseppe Valditara contiene numerosi passaggi dal contenuto del tutto condivisibile, ma è viziata da un errore di fondo.
Non sto parlando del ricorrente peana alla “liberaldemocrazia”, che evidentemente per il Valditara costituisce il più illuminato dei sistemi politici.
Piuttosto ho delle perplessità – uso un mite eufemismo – per i tempi e i modi del messaggio.
Mi spiego: la scuola italiana è stata terreno di pascolo della Sinistra per più di cinque decenni: almeno dai primissimi anni ’70 ad oggi.
Il sindacato egemone, di fronte al quale si genuflettevano e si genuflettono tuttora docenti, dirigenti e amministrativi, era ed è la cgil scuola (cioè il sindacato di non ripudiata origine comunista); i libri di testo comunemente adottati proponevano e propongono una complesso di vulgate che plasmavano e plasmano la Storia, la Letteratura e finanche la Biologia secondo i dettami del Pensiero Unico Progressista.
Negli ultimissimi anni a tutto questo indottrinamento si aggiunge la tracimazione nelle aule scolastiche dell’ideologia gender, di quella multiculturalista e perfino del black lives matter, degne guarnizioni di una torta guasta.
L’ attuale situazione è dunque il sedimento di un lungo processo operato scientemente e con grande spiegamento di forze, processo che ha corrotto molte coscienze ed altre ne ha indotte ad una supina assuefazione al fatto compiuto.
La Destra, dal canto suo, di tutta questa lunga marcia è stata complice per la sua assenza, per il suo disprezzo per la cultura, per il suo rifiuto di mettere le mani in un ambiente che non produceva utilità politiche e personali immediate.
Dunque la lettera di Valditara giunge oggi fuori tempo massimo, simile ad un attacco alla trincea nemica scatenato senza fuoco di preparazione, attacco che di conseguenza centra il solo scopo di apparire provocatorio e di fornire uno splendido assist alla Sinistra. La quale infatti ha subito tacciato il Valditara di non essere il ministro dell’Istruzione ma quello della Propaganda.
Colpito e affondato, signor Ministro: è certamente vero, come dice Lei nella Sua lettera, che il comunismo è stato autore di crimini spaventosi.
Ma questa verità bisognava diffonderla e sostenerla nelle scuole e nelle università, – peraltro in un contesto culturale assai più articolato – già cinquant’anni addietro, e continuare a farlo nel tempo, mobilitando le nostre forze e soprattutto quegli uomini di cultura che dalle nostre parti non mancano, ma contano quanto il canonico due di picche.
Alfonso Indelicato
La cultura diventa terreno di scontro ideologico, finalmente, verrebbe da dire.
Ha ragione Indelicato quando parla di assenza della Destra nell’ambito culturale, tanto piu’ che a Sinistra se sono approfittati finora.
Nel futuro le cose potrebbero cambiare, questo sembra il messaggio del prof. Valditara e speriamo che sia così: libertà vuol dire prospettare tante verità, non una sola.
Citerei una frase di Gramsci che si potrebbe usare contro la Sinistra stessa, guarda caso, visto che ha sempre guardato dall’alto la Destra:
„[La tendenza a diminuire l’avversario] È di per se stessa un documento dell’inferiorità di chi ne è posseduto; si tende infatti a diminuire rabbiosamente l’avversario per poter credere di esserne decisamente vittoriosi.
In questa tendenza è perciò insito oscuramente un giudizio sulla propria incapacità e debolezza.“
Chi parla di “cultura aperta” dovrebbe leggere Gramsci…
Chi volesse leggere la lettera, clicchi qui lettera agli studenti di Valditara