23 Aprile 2025 21:03
Scontro a fuoco mortale sull’autostrada A41 in Francia: ucciso Jean-Pierre Maldera, figura storica della malavita italo-francese
Il 12 marzo 2025, la Francia è stata teatro di un drammatico scontro a fuoco sull’autostrada A41, nei pressi di Grenoble, nel dipartimento dell’Isère.
La vittima è Jean-Pierre Maldera, 71 anni, noto esponente della criminalità organizzata italo-francese degli anni ’80.
La dinamica dell’attacco in Francia
Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 10:30 del mattino, Maldera stava guidando la sua BMW in direzione Chambéry quando è stato affiancato da una Mégane RS rubata. Gli occupanti della Mégane hanno aperto il fuoco con un fucile d’assalto Kalashnikov, colpendo Maldera al gomito. Nonostante la ferita, Maldera è riuscito a fermare il veicolo e a scendere. A questo punto, l’auto degli aggressori ha invertito la marcia, percorrendo l’autostrada contromano per investirlo. Il corpo di Maldera è stato trovato sulla carreggiata opposta.
Le indagini in corso
Dopo l’attacco, gli assalitori sono fuggiti. La loro auto è stata ritrovata incendiata poco dopo in un parcheggio isolato tra Grenoble e Saint-Martin-d’Hères. Le autorità hanno avviato un’indagine per omicidio in banda organizzata, ora sotto la supervisione della Juridiction Interrégionale Spécialisée (JIRS) di Lione.
Il passato criminale di Jean-Pierre Maldera
era noto in Francia.
Francia, Jean-Pierre Maldera, nato il 15 maggio 1953, insieme al fratello minore Robert, era considerato uno dei “padrini” della malavita italo-grenoblese negli anni ’80.
Il clan Maldera era noto per attività come racket, rapine a mano armata e sfruttamento della prostituzione in Francia..
Nel 1986, Jean-Pierre fu condannato a 15 anni di reclusione per una rapina a mano armata. Dopo il 2005, era rimasto lontano dalle cronache giudiziarie.
La misteriosa scomparsa del fratello Robert
Robert Maldera, soprannominato “il pazzo”, scomparve misteriosamente nel 2015 all’età di 55 anni. Dopo essersi recato a un appuntamento a Saint-Martin-d’Hères, non diede più notizie di sé. La sua auto fu ritrovata due mesi dopo in un parcheggio della stessa città. Le autorità ritennero probabile che fosse stato ucciso.
La reazione delle autorità francesi
La prefetta dell’Isère, Catherine Séguin, ha condannato fermamente l’atto criminale, definendolo di una “violenza inaudita” e sottolineando il pericolo immediato per gli automobilisti presenti. Ha inoltre ribadito l’impegno nella lotta contro il narcotraffico, piaga che affligge la regione di Grenoble.
Implicazioni per la sicurezza pubblica in Francia
Questo episodio sottolinea le sfide che la Francia affronta nella lotta contro la criminalità organizzata. La violenza sfacciata e l’audacia dell’attacco evidenziano la necessità di strategie efficaci per garantire la sicurezza pubblica.
Conclusione
La morte di Jean-Pierre Maldera rappresenta la fine di un’era per la malavita italo-francese a Grenoble. Mentre le indagini proseguono, resta alta l’attenzione sulla sicurezza pubblica e sulla lotta alla criminalità organizzata in Francia.