13 Febbraio 2025 17:40
Genova. Una vicenda inquietante di stalking ha preso piede in tribunale, con protagonista una parrocchiana di 72 anni accusata di aver perseguitato per anni un sacerdote di 55 anni.
Il processo, che si è recentemente aperto, ruota attorno a un’ossessione che ha preso piede nel 2015, quando il prete prestava servizio nella Basilica di Sant’Antonio a Padova.
Da quel momento, la donna, inizialmente apparentemente in cerca di conforto spirituale, avrebbe iniziato a seguire l’uomo, spostandosi con lui da una città all’altra per sfuggirle: prima a Bologna e poi a Genova, dove la persecuzione è continuata.
La storia risale a quando la donna, confessando di essere malata e con pochi mesi di vita, avrebbe convinto il sacerdote a darle il suo numero di telefono per poter ricevere preghiere e supporto spirituale. Da quel momento, però, i messaggi della donna sarebbero diventati sempre più ambigui e insistenti, con il prete che, pur chiedendo insistentemente di interrompere i contatti, non è riuscito a liberarsi dalla sua costante presenza. Nonostante i tentativi di bloccarla, la parrocchiana sarebbe stata in grado di rintracciarlo, cambiando numero di telefono e continuando a telefonare in modo compulsivo.
A complicare la situazione, dopo circa un anno, la donna ha accusato il sacerdote di abusi sessuali, spingendo sia le autorità ecclesiastiche che quelle legali a indagare. Accuse che si sono rivelate infondate e che sono state archiviate, ma che hanno avuto un impatto devastante sulla vita del prete, tanto da costringerlo a ricorrere a un supporto psicologico per affrontare il crescente stato di ansia.
Il quadro si è aggravato quando, trasferitosi a Genova nella parrocchia di San Francesco di Albaro, il sacerdote è stato nuovamente raggiunto dalla donna. Il 21 settembre 2021, infatti, la parrocchiana si è presentata presso la parrocchia e ha iniziato a chiamare incessantemente per ottenere un incontro con il prete. Di fronte a questi atti reiterati, il giudice di Bologna aveva già emesso nei suoi confronti un divieto di avvicinamento al religioso.
A testimoniare contro la donna, sono stati convocati l’arcivescovo di Genova, Marco Tasca, numerosi parroci e le perpetue della parrocchia, che hanno descritto le difficoltà e le sofferenze vissute dal prete nel corso degli anni di persecuzione. La difesa della donna è affidata all’avvocato Antonio Rubino, ma il caso ha sollevato preoccupazioni sia per la gravità delle accuse che per l’impatto emotivo e psicologico subito dal religioso.
Lidia Laudani
https://it.wikipedia.org/wiki/Genova
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