27 Dicembre 2024 01:23
Giovani violenti, Castelveccana (VA) deve ancora subire? I Carabinieri intervengono ma le leggi non consentono molto.
Una minoranza di giovani in preda all’alcool, droga e mania di protagonismo amplificata dai social.
L’ultimo episodio di cui abbiamo dato conto ai lettori
Castelveccana: denunciati cinque giovani
“Sono stati individuati, grazie alle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Castelveccana i presunti responsabili di due recenti furti commessi ai danni del minimarket del paese sul lago Maggiore.
Quattro sono le denunce presentate per un furto risalente lo scorso 23 luglio, un’altra denuncia per un episodio analogo avvenuto il 26 luglio.
Il soggetto individuato dai Militari dell’Arma in questo secondo caso, (26 luglio), è un maggiorenne.
Al centro delle due vicende, ancora una volta, ci sono gruppi di ragazzi che partono col treno dall’alto Milanese per raggiungere l’alto Varesotto ed in particolare le spiagge delle Fornaci di Castelveccana.”
I residenti sanno bene di quello che stiamo parlando, alcuni subiscono in silenzio, altri reagiscono.
Coloro che non intendono retrocedere, i cittadini onesti, hanno messo in piedi una chat per monitorare quanto accade.
Dall’auto-difesa alla reazione magari non pacifica, coi rischi che questo comporta, il passo è breve.
I cittadini rivendicano un approccio piu’ pesante da parte dello Stato e la fine di questi episodi:
ragazzini ( minorenni) per ora che si approfittano della situazione.
Il principio di imputabilità
L’art. 97 del codice penale indica che il minore infraquattordicenne non è mai imputabile. L’art. 98 del codice penale indica che:
“è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, aveva compiuto 14 anni ma non ancora i 18, se aveva capacità di intendere e di volere.”
Andiamo indietro nel tempo
Col R.D.L. 20 luglio 1934, n.1404, “Istituzione e funzionamento del Tribunale per i minorenni” vengono istituiti i Tribunali per i minorenni e i Centri di rieducazione per i minorenni
Centri che provvedono all’esecuzione dei provvedimenti civili e amministrativi del Tribunale per i minorenni.
Le denunce ci sono e chi finisce nei centri di rieducazione, spesso esce piu’ criminale di prima ed è un costo per tutti.
Una condizione difficile da gestire ma che comunque non può sfuggire di mano.
Paghiamo profumatamente la classe politica che oltre ai “vitalizi” e al regolamento sulle cravatte da mettere al Parlamento, dovrebbe trovare soluzioni efficaci.
Nel frattempo sui social c’è chi si sente un “eroe” per aver picchiato un Carabiniere e si fa la foto sull’auto della Polizia, un permissivismo che deve finire.