Giovanni Crosetto

Giovanni Crosetto : “Lo Russo condanna Torino all'insicurezza”

Giovanni Crosetto : “Lo Russo condanna Torino all’insicurezza”

Giovanni Crosetto oggi solleva un tema di rilievo. La sicurezza è un diritto fondamentale, non un argomento su cui fare ideologia. Questa è la posizione chiara e ferma espressa da Giovanni Crosetto, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Torino ed Europarlamentare, in merito alla decisione del sindaco Stefano Lo Russo di non fornire i taser alla Polizia Municipale di Torino. La sua denuncia arriva in un momento in cui la percezione di insicurezza in città cresce, alimentata da un aumento di episodi di microcriminalità, aggressioni e violenza diffusa. Per Crosetto, la scelta del primo cittadino torinese è l’ennesima dimostrazione di una gestione che non riesce a mettere la sicurezza dei cittadini e degli agenti al primo posto.

Giovanni Crosetto – Polizia Locale senza strumenti: un rischio per tutti

La figura dell’agente di Polizia Municipale è cruciale nella vita di una città. Sono i primi a intervenire in strada, a contatto diretto con i cittadini, e spesso si trovano ad affrontare situazioni di pericolo crescente. Secondo Giovanni Crosetto, la scelta di negare l’adozione del taser a questi operatori non solo li espone a rischi maggiori, ma lascia anche la cittadinanza più vulnerabile. “Ogni giorno i torinesi chiedono più controlli e maggiore protezione. Gli agenti operano in prima linea, spesso in condizioni difficili, e meritano di poter contare su strumenti moderni, efficaci e non letali come il taser, già utilizzato in tante altre città italiane ed europee”, ha dichiarato Crosetto.

La discussione sull’uso del taser non è solo una questione tecnologica, ma un dibattito sulla capacità di una città di proteggere i propri abitanti e chi lavora per loro. Il taser non è un’arma da fuoco; è uno strumento di dissuasione e immobilizzazione che riduce il rischio di lesioni gravi sia per l’agente sia per l’aggressore. In un contesto urbano sempre più imprevedibile, dove l’escalation di violenza può avvenire in pochi istanti, avere uno strumento non letale a disposizione può fare la differenza tra un intervento riuscito e una situazione fuori controllo. Negare questo presidio significa limitare la capacità operativa delle forze dell’ordine e, di conseguenza, mettere a rischio la sicurezza dell’intera comunità.

Quando l’ideologia prevale sulla realtà

La denuncia di Crosetto si inserisce in un quadro più ampio di critiche verso la giunta Lo Russo. Il politico di Fratelli d’Italia non ha esitato a puntare il dito contro l’amministrazione, accusandola di preferire l’ideologia alla sicurezza. A Torino, dove si moltiplicano i casi di illegalità diffusa, occupazioni abusive e degrado urbano, l’impressione è che le problematiche legate alla sicurezza siano spesso minimizzate o affrontate con un approccio troppo timido. I torinesi, come ha sottolineato Giovanni Crosetto, chiedono risposte concrete. Invece, sembrano trovarsi di fronte a un’amministrazione che “continua a voltarsi dall’altra parte.

L’argomento dei taser per la Polizia Locale è emblematico di questo scontro. Mentre in molte altre città d’Italia l’adozione di questi strumenti è considerata un passo avanti per la modernizzazione e l’efficacia delle forze dell’ordine, a Torino la discussione sembra ancora bloccata da remore ideologiche. La sicurezza, tuttavia, non può essere trattata come un tema politico secondario. È il fondamento della vita civile, la condizione essenziale per la libertà di movimento, di impresa e di espressione. Quando i cittadini non si sentono sicuri, quando hanno paura di frequentare determinate zone della città o di passeggiare la sera, la qualità della vita si abbassa drasticamente.

Una città più sicura per una vita migliore

La sicurezza è il prerequisito per la prosperità. Un ambiente sicuro attrae investimenti, favorisce il commercio e permette alle persone di vivere appieno la propria città. Al contrario, una città percepita come insicura subisce un calo di attività economiche e un esodo di residenti. La battaglia di Fratelli d’Italia per dotare la Polizia Municipale di strumenti adeguati è, in questa ottica, una battaglia per il futuro di Torino. Non si tratta solo di taser, ma di un approccio complessivo che metta al centro il benessere e la protezione dei torinesi.

“Fratelli d’Italia continuerà a battersi affinché la Polizia Municipale venga messa nelle condizioni di lavorare al meglio, e i torinesi possano tornare a vivere la città senza paura”, ha concluso Giovanni Crosetto. Le sue parole risuonano come un monito per la giunta Lo Russo: è tempo di agire, di smettere di nascondersi dietro giustificazioni e di fornire risposte concrete e tangibili a un problema che, per la popolazione, non può più essere ignorato. La sicurezza non è un lusso, ma un bisogno primario che la politica ha il dovere di soddisfare.

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