Il Tribunale di Grosseto ha recentemente emesso una sentenza significativa riguardante le rette delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali).

Con la decisione depositata il 25 marzo 2025, la Società della Salute di Grosseto (COeSO) è stata condannata a rimborsare oltre 100.000 euro per le spese di ricovero di una paziente affetta da schizofrenia grave e altre comorbilità .

 

Questo caso riguarda la signora F., malata fin dalla giovane età, assistita dalla sorella per 21 anni. A causa dell’aggravarsi delle condizioni, le istituzioni socio-sanitarie hanno deciso per il ricovero in una RSA, ritenendo l’assistenza domiciliare insufficiente.

 

La sentenza rappresenta un precedente importante in Toscana per diversi motivi. In primo luogo, riconosce la legittimazione passiva di COeSO, ente responsabile per l’erogazione delle prestazioni sociosanitarie secondo la Legge Regionale Toscana L.40/2005 Art. 71bis. In secondo luogo, il giudice ha ritenuto sufficienti le prove presentate, come cartelle cliniche e valutazioni multidisciplinari, senza necessità di ulteriori perizie, per classificare le prestazioni ricevute dalla paziente come sociosanitarie ad alta integrazione sanitaria, ai sensi dell’art. 3 septies del Dlgs 502/92.

 

Il tribunale ha stabilito che, data la natura prevalentemente sanitaria dell’assistenza in RSA, i costi devono essere interamente coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), senza oneri per i pazienti o le loro famiglie. Di conseguenza, COeSO dovrà rimborsare 102.768 euro, somma pagata dalla famiglia per le cure in RSA, oltre agli interessi legali e alle spese processuali, e garantire in futuro la copertura totale dei costi dell’assistenza sociosanitaria.

 

Questa decisione sottolinea l’importanza di valutare la natura delle prestazioni sanitarie fornite nelle RSA, indipendentemente dalla struttura di ricovero, focalizzandosi sulla patologia e sul bisogno assistenziale del paziente. Ribadisce inoltre il principio che, quando l’assistenza è di natura prevalentemente sanitaria, il SSN è tenuto a coprire integralmente i costi, alleviando il peso economico sulle famiglie.

 

In sintesi, la sentenza del Tribunale di Grosseto rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento dei diritti dei pazienti e delle loro famiglie, assicurando che l’assistenza sanitaria necessaria sia garantita senza oneri finanziari indebiti.

Fonte Aduc

 

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