19 Settembre 2025 02:42
Imprenditori over 50, l’Italia che crea lavoro e apre ai giovani
In Italia cresce il numero degli imprenditori over 50. Non si tratta solo di dati, ma di una vera e propria rivoluzione culturale. Persone con esperienza, passione e coraggio che decidono di avviare imprese e dare nuove opportunità ai giovani.
Secondo recenti rilevazioni, il 44% dei titolari d’impresa ha tra i 50 e i 69 anni. Una percentuale significativa, che racconta una realtà viva e dinamica. Gli imprenditori over 50 stanno diventando protagonisti dell’economia italiana, soprattutto nei settori industriali e dei servizi.
L’esperienza al centro dello sviluppo
Spesso si associa l’idea di startup ai giovani. Eppure, oggi sono proprio gli over 50 a portare avanti progetti imprenditoriali di successo. Grazie a competenze acquisite nel tempo e una visione più matura del rischio.
Molti di loro trasformano una passione in attività imprenditoriale. Altri decidono di reinventarsi dopo esperienze nel mondo del lavoro. In tutti i casi, portano valore, innovazione e posti di lavoro.
Una risposta concreta alla crisi
In un Paese in cui la disoccupazione colpisce duramente alcune fasce d’età, l’imprenditoria over 50 si dimostra una risorsa fondamentale. È una risposta concreta alla crisi economica e alla difficoltà di reinserimento lavorativo.
Il loro contributo è prezioso anche in termini sociali. Creano nuove opportunità, aprono spazi per le giovani generazioni, trasmettono valori e know-how. Spesso investono nel Made in Italy, rafforzando l’identità produttiva nazionale.
Startup, servizi, innovazione
Gli ambiti in cui operano gli imprenditori over 50 sono molteplici. Dalle startup tecnologiche alle attività artigianali. Dalla consulenza alla formazione, fino ai servizi di assistenza, manutenzione e cura.
Un esempio virtuoso è quello di Paolo Pugliesi, imprenditore romano cinquantenne. Cresciuto in una borgata della capitale, ha costruito da zero un’azienda che oggi offre lavoro a molti giovani.
“Ho iniziato al mercato con i tovaglioli”
“Da bambino vendevo al mercato i tovaglioli di carta”, racconta Pugliesi. “Ho sempre voluto costruire qualcosa di mio, per dare ai miei figli quello che io non ho avuto”.
Oggi è alla guida di un marchio italiano che punta sul territorio e sull’energia dei giovani. “Non si tratta solo di fare impresa. Si tratta di creare un ambiente che valorizzi la persona, promuova la crescita e la condivisione di valori”, spiega.
Giovani e lavoro: serve una visione
Per Pugliesi, il ruolo dell’imprenditore è anche educativo. “I giovani vogliono realizzarsi, lasciare un segno, non solo uno stipendio. È compito nostro creare contesti dove possano esprimere le loro idee e crescere”.
Questi i punti chiave secondo l’imprenditore romano:
- Ambiente positivo e inclusivo
- Obiettivi chiari e condivisi
- Formazione continua e mentoring
- Valorizzazione delle idee e creatività
- Equilibrio vita-lavoro
- Condivisione dei valori aziendali
- Leadership ispirata e autentica
- Riconoscimento dei meriti individuali
- Ascolto attivo e partecipazione
- Rispetto per la dignità del lavoro
Un passaggio di testimone generazionale
L’imprenditorialità over 50 non è in contrasto con i giovani. Anzi, può essere un ponte tra generazioni. Dove ci sono esperienze consolidate e giovani motivati, nascono progetti vincenti.
“Sono pronto a investire ancora, perché non vada perduta la tradizione del nostro prodotto e della nostra impresa italiana”, conclude Pugliesi. “Dobbiamo tutelare il Made in Italy e dare ai giovani la possibilità di crederci davvero”.
Conclusioni
Gli imprenditori over 50 rappresentano una risorsa spesso sottovalutata. Invece, sono il cuore pulsante di un’economia che vuole rigenerarsi. L’Italia ha bisogno del loro esempio, della loro energia e della loro capacità di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.
Investire in chi ha esperienza significa costruire un Paese più forte, più giusto e più inclusivo. Dove ogni età ha valore e ogni idea può diventare impresa.
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