Banda delle auto di lusso arrestata: 9 fermi tra Italia, Spagna e Belgio

Un’operazione internazionale ha messo fine a un vasto giro criminale che coinvolgeva furti di auto di lusso in Italia e Spagna, con destinazione finale Dubai. L’indagine, denominata “Palma”, ha portato all’arresto di 9 persone e al sequestro di beni per oltre 2 milioni di euro.

Un colpo durissimo alla banda delle auto di lusso arrestata, composta da cittadini dell’Est Europa, che operava con un modus operandi sofisticato e ben collaudato.

Come agiva la banda delle auto di lusso arrestata

La banda selezionava le vetture da rubare frequentando località esclusive come Forte dei Marmi, Viareggio, Cortina e Marbella. I veicoli, in prevalenza Range Rover, Lexus e Toyota, venivano geolocalizzati tramite dispositivi air tag, per poi essere trafugati con precisione chirurgica.

Una volta rubate, le auto venivano “ripulite” in Belgio: sostituzione del numero di telaio, targhe clonate e documenti falsi. Da lì, partivano in container verso Dubai, dove venivano rivendute sul mercato degli Emirati Arabi.

L’indagine Palma: chi ha fermato la banda delle auto di lusso

A coordinare l’operazione sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia, sotto la guida della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, con il Procuratore Calogero Gaetano Paci e il Sostituto Francesco Rivabella Francia.

Fondamentale il supporto della Guardia Civil spagnola, della Polizia Federale Belga, di Eurojust e di Europol, che ha riunito le unità investigative coinvolte e facilitato il coordinamento tra le magistrature dei vari Paesi.

I numeri dell’operazione contro la banda delle auto di lusso arrestata

Sono 24 le persone indagate, tutte originarie dell’Est Europa, di cui 14 colpite da misure cautelari (10 in carcere e 4 ai domiciliari). Gli arresti sono stati 9, eseguiti tra Reggio Emilia, Parma, Cremona, Marbella e Anversa.

Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti:
– Auto rubate
– Apparecchiature elettroniche per decodificare chiavi
– 40.000 euro in contanti
– 171.000 USDT in criptovalute (pari a 146.000 euro)
– Numerosi pc e cellulari ora al vaglio degli inquirenti

Il sequestro preventivo ha riguardato beni per oltre 2 milioni di euro.

Una rete criminale transnazionale dietro la banda delle auto di lusso arrestata

Le indagini, iniziate nel 2024, hanno accertato oltre 100 furti di auto di lusso tra Italia e Spagna, per un valore superiore ai 10 milioni di euro. La banda operava in modo piramidale, con ruoli ben definiti: chi rubava, chi alterava i veicoli, chi gestiva la logistica e chi curava il riciclaggio.

I pagamenti avvenivano in criptovaluta USD stable coin, rendendo più difficile il tracciamento dei flussi finanziari.

Tecnologia e intercettazioni per smascherare la banda delle auto di lusso

L’attività investigativa si è avvalsa di:
– Intercettazioni telefoniche
– Localizzazioni GPS
– Analisi dei sistemi di videosorveglianza
– Accertamenti patrimoniali
– Servizi di osservazione

Un lavoro capillare che ha permesso di disvelare l’intera struttura criminale e il suo funzionamento.

Il ruolo della DIA e della rete @ON nell’indagine Palma

La Direzione Investigativa Antimafia ha fornito supporto attraverso la rete @ON, finanziata dalla Commissione UE. Questo ha permesso il dispiegamento di personale nei vari Paesi coinvolti e il noleggio di tecnologie avanzate.

Un esempio virtuoso di cooperazione internazionale contro il crimine organizzato.

Conclusioni sull’arresto della banda delle auto di lusso

L’indagine Palma rappresenta un successo per la giustizia europea. L’arresto della banda delle auto di lusso è il frutto di mesi di lavoro, coordinamento e analisi. Un segnale forte contro chi pensa di poter agire impunemente oltre i confini.

Le indagini preliminari proseguono, ma il messaggio è chiaro: la rete criminale è stata smantellata.

 

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